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Angelo Tabaro

MEDCULTURE – la Carta di Napoli

Un progetto nella Nuova Agenda per il Mediterraneo e l’Unione Europea

MedCulture

MEDCULTURE – la Carta di Napoli

“Trasformare il Mediterraneo in un laboratorio di pace e prosperità al centro dell’Europa”

Il 17 giugno 2022 si è conclusa a Napoli la prima Conferenza dei Ministri della Cultura del Mediterraneo, che ha visto la partecipazione di oltre 40 delegazioni governative da 25 Paesi (Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna, Germania, Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Palestina, Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro).

Un incontro di tutti i Ministri della Cultura del Mediterraneo che non ha precedenti.

È stato importante che in un momento così difficile tanti paesi anche lontani fra di loro, a volte con rapporti complicati, abbiano accettato di discutere di temi comuni e di condividere una dichiarazione finale.

Per l’Unione Europea erano presenti il Presidente del Parlamento Europeo, il Commissario Europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, il Segretario Generale del Servizio Europeo per l’Azione Esterna.

A questi si sono affiancati i rappresentanti di alcune delle più importanti istituzioni internazionali quali UNESCO, ICOM (International Council of Museums), ICOMOS (International Council on Monuments and Sites), ICCROM (Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali), WCO (Organizzazione Mondiale delle Dogane), Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, Unione per il Mediterraneo, ALIPH (International alliance for the Protection of Heritage in conflict areas), The Antiquities Coalition, Europa Nostra, The Blue Shield, Anna Lindh Foundation e Petra National Trust.

Palazzo Reale, 42 relatori da tutto il mondo e 74 delegati si sono confrontati:

  • sulla tutela condivisa del patrimonio culturale,
  • sul contributo della cultura alla transizione verde,
  • sul contrasto al traffico di beni culturali.

Lo scopo era quello di sviluppare strategie e azioni congiunte per tutelare e valorizzare la cultura in quanto bene comune della regione Euro-mediterranea e di lanciare una “iniziativa di Napoli” per la collaborazione culturale nel Mediterraneo.

I lavori si sono articolati in tre sessioni:

  • la prima su Cultura, una risorsa per la pace e sicurezza
  • la seconda su Cultura, motore e fattore abilitante per lo sviluppo sostenibile e la transizione verde
  • la terza su Cultura, un mondo in transizione.

Alla conclusione dei lavori i partecipanti hanno condiviso un documento, denominato “La carta di Napoli”.

Il documento si posiziona al cuore della Nuova Agenda per il Mediterraneo e l’Unione Europea e indica i temi centrali per politiche culturali comuni, in particolare:

  • il sostegno dell’educazione a una cultura di pace e solidarietà, che promuova la diversità culturale e linguistica esaltando i valori del nostro patrimonio culturale comune, basati su secoli di storia e cultura condivisa;
  • la cultura come base di società ed economie prospere, inclusive e sostenibili;
  • una nuova stagione di cooperazione culturale, strategica e permanente, per ripristinare le relazioni culturali internazionali nella regione euro-mediterranea;
  • un più efficace contrasto al traffico illegale di beni culturali e alla distruzione intenzionale del patrimonio culturale;
  • il riconoscimento dell’importanza della cultura per l’azione e per il clima;
  • il sostegno alla mobilità e allo scambio di talenti;
  • l’apertura di un percorso denominato “Iniziativa di Napoli” che sosterrà la cooperazione culturale nella regione in modo più strategico e duraturo attraverso l’istituzione della Capitale della Cultura del Mediterraneo con cadenza regolare, da realizzare nell’ambito dell’Unione Europea e dell’Unione del Mediterraneo.

L’area interessata dalla Conferenza era il Mediterraneo, ma nella situazione di conflitto attuale che sta drammaticamente interessando l’umanità, il messaggio della Carta di Napoli diventa internazionale.

La speranza è che si consolidi in tutti, a convinzione che la pace è fatta soprattutto di dialogo e di conoscenza reciproca e che per la pace la Cultura è un elemento costitutivo essenziale

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