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Angelo Tabaro

L’arte e la fragile situazione ambientale e climatica del Pianeta

Ogni anno, su iniziativa delle nazioni Unite il 22 aprile viene celebrata la Giornata Mondiale della Terra / Earth Day

L’arte e la fragile situazione ambientale e climatica del Pianeta

October 2, 2020, Stockholm, SWEDEN: 201002 Climate activist Greta Thunberg take part in the Fridays for Future Stockholm Climate Strike on October 2, 2020 in Stockholm..Photo: Maxim Thoré / BILDBYRÃ…N / kod MT / MT0046.bbeng greta thunberg klimat klimataktivist climate climate activist climate change fridays for future (Credit Image: © Maxim Thor/Bildbyran via ZUMA Press)
October 2, 2020, Stockholm, SWEDEN: 201002 Climate activist Greta Thunberg take part in the Fridays for Future Stockholm Climate Strike on October 2, 2020 in Stockholm..Photo: Maxim Thoré / BILDBYRÃ…N / kod MT / MT0046.bbeng greta thunberg klimat klimataktivist climate climate activist climate change fridays for future (Credit Image: © Maxim Thor/Bildbyran via ZUMA Press)

 

Chi oggi abbia la possibilità di scorrere le proposte espositive delle avanguardie artistiche in ogni angolo del pianeta non ha difficoltà a scoprire come tra i temi predominanti che ispirano le creazioni artistiche più recenti c’è il clima e il rapporto dell’uomo con la natura e l’ambiente.

In effetti da decenni gli artisti guardano con attenzione al destino dell’ambiente, usando le opere d’arte per mettere in guardia sui rischi legati alla incontrollata azione dell’uomo sulla terra.

Teoricamente sembra che l’umanità sia consapevole del problema, ma purtroppo non è così.

Ogni anno, su iniziativa delle nazioni Unite il 22 aprile viene celebrata la Giornata Mondiale della Terra / Earth Day.

Si tratta della più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia.

Una manifestazione che coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo, promossa inizialmente addirittura dal presidente americano John Fitzgerald Kennedy agli inizi degli anni Sessanta del Novecento.

Una sensibilità partita da lontano, sessant’anni fa, che però non ha ancora dato i frutti sperati, anzi, la condizione del pianeta è sempre peggiorata da allora.

L’attenzione dell’arte non è però mai scemata e negli ultimi tempi è cresciuta, anche in parallelo con i movimenti ambientalisti sviluppatisi con sempre maggiore diffusione a livello globale e al crescere della consapevolezza del problema da parte dei giovani.

La giovanissima attivista Greta Thunberg e i Friday for Future sono la punta di un iceberg giovanile che si sta ingrossando sempre di più.

L’impegno politico, la critica sociale, l’attivismo in materia di diritti ha accompagnato la storia dell’arte da tempi lontani.

Ora però i valori dell’ambiente e dell’uomo, sono sempre più presenti nel lavoro degli artisti.

Non si contano i singoli artisti, i collettivi e i movimenti che sempre più utilizzano la propria arte per parlare di clima.

Un esempio emblematico è stata la mostra internazionale d’arte della Biennale di Venezia del 2015 la quale, nelle intenzioni programmatiche del suo curatore, il critico d’arte nigeriano-statunitense Okwui Enwezor, ha deciso di porre l’accento sul rapporto tra arte e impegno civile.

Quella Biennale ha privilegiato gli autori capaci con le loro opere di far riflettere sulle molte emergenze che affliggono il mondo: dall’effetto-serra all’ambientalismo, al fondamentalismo islamico.

Un altro esempio è dato dal movimento ambientalista Extinction Rebellion che usa la forza delle immagini per porre davanti agli occhi di tutti la gravità della situazione, a partire dal logo, una clessidra stilizzata all’interno di un cerchio che rappresenta il mondo, potente messaggio dell’urgenza del fattore tempo per invertire la rotta sul futuro dell’umanità.

Ogni espressione dell’arte, performance, arti visive, musica possono essere utilizzate per offrire una rappresentazione dell’emergenza che stiamo vivendo e creare situazioni a cui il pubblico si senta direttamente coinvolto.

Certamente è solo un tassello nell’azione che dovrebbe portare i governi ad invertire radicalmente l’ottica di quelle azioni che, per un presunto interesse immediato delle proprie comunità, dimenticano troppo spesso i legittimi diritti delle nuove generazioni a poter “essere” ancora nella terra.

Tuttavia, anche un solo tassello può essere utile per completare un mosaico, per cui ben venga questo crescente impegno.

E siamo convinti che se è vero che l’arte è un riflesso del mondo, fintantoché il mondo è in pericolo, non mancheranno opere capaci di essere delle interpretazioni creative di un rapporto tanto profondo quanto conflittuale tra l’uomo e il mondo che lo circonda con la sua natura stupenda, ma delicata e fragile

Quando il futuro è incerto, l’arte può aiutarci a immaginare ancora un futuro dell’uomo sul pianeta terra, ma fondato su altri mondi possibili.

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