PROSPETTIVE

Angelo Tabaro

Angelo Tabaro

La professione dell’artista in tutti i settori della creatività umana

La difesa della specificità delle professioni artistiche e del settore creativo è una priorità

La professione dell’artista in tutti i settori della creatività umana

 

Francesco Gasparetti from Senigallia, Italy, CC BY 2.0 , via Wikimedia Commons
Francesco Gasparetti from Senigallia, Italy, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons

 

La situazione drammatica in cui versa il settore dello spettacolo e delle arti da ormai un anno, a causa della pandemia da Covid19, ha riportato all’attenzione dei parlamentari una questione da troppo tempo dibattuta senza esiti concreti:

il riconoscimento del valore strategico delle arti per uno sviluppo equilibrato del paese, la valorizzazione e la difesa della specificità delle professioni artistiche e del settore creativo.

Il recente Disegno di legge n. 2127 presentato al Senato il 10 marzo 2021 avente titolo:
“Disposizioni sul riconoscimento della figura professionale dell’artista e sul settore creativo”

È certamente espressione di questa rinnovata sensibilità.

 

Questa proposta segue il Disegno di legge 2819 presentato alla Camera dei deputati il 7 dicembre 2020 avente titolo:
“Disposizioni concernenti il contratto di lavoro e la tutela previdenziale e sociale dei lavoratori del settore creativo, dello spettacolo e delle arti performative”

 

C’è la speranza che, di fronte al rischio di un collasso delle arti nel nostro Paese, i parlamentari italiani sappiano lasciare da parte gli “egoismi” di partito

È auspicabile che rinuncino al desiderio di far prevalere politicamente la paternità delle proposte legislative per lavorare assieme.

Essi dovrebbero indirizzare i lavori legislativi affinché i progetti percorrano iter paralleli in connessioni tra loro e con altre proposte legislative presentate in questi anni.

Non fa bene a nessuno il rischio di far trascorrere la legislatura senza possano vedere la luce nuove norme legislative veramente utili al settore.

Sono proposte che spesso ripercorrono strade già note che andranno approfondite con grande attenzione.

Dovranno certamente confrontarsi con le rappresentanze di tutti gli operatori su cui la norma poi interverrà per rendere le disposizioni aderenti ai reali bisogni di un mondo tanto complesso e variegato qual è quello delle arti visive e performative, dello spettacolo dal vivo e riprodotto, del design e della creatività

Guardando la proposta depositata al Senato, si parte dalla considerazione che nel SITO UFFICIALE DEL SENATO la scheda relativa al Disegno di legge 2127 non riporta ancora il testo.

Tuttavia, da varie fonti anche se non ufficiali, è possibile avere elementi di conoscenza per valutare l’importanza e l’impatto che potrà avere nei settori interessati.

Una impressione a caldo, ma da confrontare con il testo ufficiale della proposta, è una propensione a considerare prevalentemente il settore dello spettacolo, mostrando scarsa attenzione alle altre attività creative.

È pur vero che i principi generali dell’articolo 1 del Disegno di legge sono rivolti allo scenario vasto dell’arte e delle professioni artistiche. Impegna infatti lo Stato a promuovere e sostenere la figura dell’artista, nella pluralità delle sue diverse modalità e forme espressive, anche tenendo conto delle prospettive offerte dalle tecnologie digitali in termini di espressioni culturali.

Vengono sottolineati in particolare le peculiarità delle professioni artistiche, le funzioni e il ruolo delle arti come strumenti per preservare e arricchire l’identità culturale e il patrimonio spirituale della società.

L’articolo 2 poi si sofferma sulla professione dell’artista, addentrandosi anche in una “coraggiosa” definizione di artista quale “persona che crea o dà espressione creativa a, o ricrea, le opere d’arte, che considera la sua creazione artistica come una parte essenziale della sua vita, che contribuisce in tal modo allo sviluppo di arte e cultura, indipendentemente dal fatto che sia vincolato da qualsiasi rapporto di lavoro o associazione”

Poi però, il Disegno di legge si sofferma sulle professioni artistiche dello spettacolo in tutte le sue diverse manifestazioni: prosa, musica lirica, sinfonica e corale, danza, attività circensi

Questa particolare attenzione al mondo dello spettacolo verrebbe confermata anche dai contenuti dell’articolo 3.

L’articolo 4 prevederebbe poi la costituzione di uno Sportello unico per lo spettacolo e il settore creativo” destinato a raccogliere tutte le informazioni riguardanti le diverse professioni artistiche.

Prevede inoltre che queste professioni siano catalogate in appositi Registri che ne delineino i tratti peculiari,

L’articolo 5 propone un tavolo di confronto del Ministero della Cultura con gli operatori dello spettacolo e del settore creativo.

È un tavolo indispensabile, ma quando si parla di settore creativo, non si presenta alcun approfondimento sulle tipologie e sulle articolazioni delle attività e delle professioni legate all’arte, come fatto invece per lo spettacolo.

Io credo che sia un disegno di legge che richiede molti approfondimenti e integrazioni se vuole portare veramente una reale innovazione nel rapporto dello Stato con le Arti e le professioni a queste collegate.

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