Il benessere è il primo obiettivo di ogni ricostruzione

Guardiamo al futuro

È trascorso più di un anno dall’inizio della Pandemia da Coronavirus.

Non ne siamo ancora usciti ma, come ogni evento straordinario nella storia dell’uomo, anche questa “guerra” finirà.

Non è tuttavia necessario aspettare per riflettere su cosa ci ha insegnato il COVID19 e su quale sarà il mondo e l’umanità che risolleverà il capo dopo la tragedia.

Saremo immersi da saggi, romanzi, convegni, dibattiti, che affronteranno fin nei minimi dettagli e in ogni angolo del mondo questo evento per i cui effetti potremmo parlare di Terza Guerra Mondiale, o forse di prima Guerra Globale.

Il Virus, infatti non ha riconosciuto né stati né confini: tutta l’umanità è stata coinvolta in una guerra “democratica” senza distinzioni di poteri militari, politici, economico, sociali.

E democratica dovrà essere anche la ricostruzione, perché nessun popolosi può salvare da solo: nella storia del futuro alla parola “contro” dovremo sostituire “insieme”.

Ambiente, Clima, Sviluppo non sono interessi o problemi di alcuni, ma di tutti.

Mi viene in mente la famosa frase che Dostoevskij ha fatto pronunciare al principe Miškin nell’Idiota: La bellezza salverà il mondo.

Mi chiedo se è ancora attuale, indipendentemente dal significato che potremmo dare alla parola, senza scomodare Umberto Eco e le sue riflessioni del 2005 sul significato del termine Bellezza, recentemente ristampate con il quotidiano La Repubblica.

Bellezza è qualcosa che fa stare bene chi la gode, è un elemento proprio della condizione di benessere dell’uomo, benessere fisico, mentale, individuale e collettivo insieme.

Il benessere è il primo obiettivo di ogni ricostruzione.

Nella vasta gamma degli elementi che vanno a costituire il Benessere, credo che anche la cultura e l’arte possano svolgere un ruolo importante.

Durante il periodo di isolamento imposto dalla pandemia i luoghi dell’arte e della cultura sono rimasti chiusi.

Tuttavia, da subito è stato chiaro che, come per il passato, nei momenti di crisi e di cambiamento l’arte può essere fonte di conforto e ispirazione, unisce, anche a distanza, e sa guardare oltre la contingenza dei problemi.

L’educazione all’arte e al patrimonio culturale sono strumenti di trasmissione dei valori di identità, di appartenenza e sostenibilità sociale, fattori indispensabili nel raggiungimento del benessere dei singoli e delle comunità.

Per questo ogni strumento di informazione su ciò che oggi il mondo dell’arte propone in ogni angolo della terra, come
Pikasus Arte News può essere di aiuto, piccola tessera dell’enorme mosaico di una umanità sensibile al benessere dei suoi componenti e della terra che la ospita.