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Angelo Tabaro

CAPITALE ITALIANA CULTURA 2024

Questo titolo è stato istituito nel 2014 dall’allora Ministero per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo (MiBACT)ora Ministero della Cultura (MiC)

CAPITALE ITALIANA CULTURA 2024

 

 

Il 20 luglio 2021 è scaduto il termine per la presentazione della manifestazione scritta di interesse che i Comuni, le Città metropolitane e le Unioni di Comuni, che intendono candidarsi al titolo di «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2024.

Questo titolo è stato istituito nel 2014 dall’allora Ministero per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo (MiBACT)ora Ministero della Cultura (MiC) sulla spinta dell’enorme partecipazione di città italiane e della qualità delle proposte pervenute per la candidatura italiana a Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019.

Allora fu scelta per la candidatura europea Matera, ma subito veniva lanciato il primo Bando a Capitale italiana della cultura.

A tutt’oggi il titolo è stato assegnato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015), Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma (2020 e 2021), Procida (2022), Brescia e Bergamo (2023).

Nel 2019 il titolo italiano non è stato assegnato per concentrare tutte le attenzioni su Matera Capitale europea della Cultura.

Per il 2024 il 21 luglio è stata la prima scadenza indicata nel decreto n. 461 del 16 giugno 2021 del Segretario Generale del Ministero della Cultura che ha indetto il bando relativo.

Decreto e bando sono pubblicati nel sito del Ministero della Cultura all’indirizzo:

https://cultura.gov.it/comunicato/decreto-sg-n-461-del-16-giugno-2021-bando-per-il-conferimento-del-titolo-di-capitale-italiana-della-cultura-per-lanno-2024.

Gli obiettivi del progetto sono ben evidenziati nell’art 2 del citato decreto che recita:

  1. L’iniziativa «Capitale italiana della cultura» ha quale obiettivo generale quello di sostenere, incoraggiare e valorizzare la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché́ venga recepito in maniera sempre più̀ diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività̀, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo.
  2. L’iniziativa «Capitale italiana della cultura», in linea con l’Azione UE «Capitali europee della cultura», si propone i seguenti obiettivi specifici:
  3. a) il miglioramento dell’offerta culturale, la crescita dell’inclusione sociale e il superamento del

cultural divide;

  1. b) il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociali, nonché dello sviluppo della

partecipazione pubblica;

  1. c) il rafforzamento degli attrattori culturali per lo sviluppo di flussi turistici, anche in termini di

destagionalizzazione delle presenze;

  1. d) l’utilizzo delle nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento delle giovani

generazioni e del miglioramento dell’accessibilità̀;

  1. e) la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità̀ nei settori culturali e creativi;
  2. f) il conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale;
  3. g) il perseguimento degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU.

 

Al 21 luglio 2021 avevano manifestato interesse alla candidatura 22 città 2 Unioni i Comuni, equamente distribuite: 7 al nord, 7 al centro, 10 tra sud e isole:

  • Ala (Trento),
  • Aliano (Matera),
  • Ascoli Piceno,
  • Asolo (Treviso),
  • Burgio (Agrigento),
  • Capistrano (Vibo Valentia),
  • Chioggia (Venezia),
  • Cittadella (Padova),
  • Conversano (Bari),
  • Diamante (Cosenza),
  • Gioia dei Marsi (L’Aquila),
  • Grosseto,
  • La Maddalena (Sassari),
  • Mesagne (Brindisi),
  • Pesaro,
  • Pordenone,
  • Saluzzo (Cuneo),
  • Sestri Levante (Genova),
  • Siracusa,
  • Viareggio (Lucca),
  • Vicenza,
  • Vinci (Firenze).

 

A queste si aggiungono due unioni: l’Unione Comuni Montani Amiata Grossetana (Grosseto), composta da Arcidosso, Castel del Piano, Castell’Azzara, Roccalbegna, Santa Fiora, Seggiano e Semproniano, e l’Unione Comuni Paestum-Alto Cilento (Salerno), composta da Agropoli, Capaccio, Cicerale, Laureana Cilento, Lustra, Perdifumo, Prignano Cilento, Rutino e Torchiara.

Queste dovranno ora trasmettere il dossier di candidatura, comprensivo di titolo, progetto culturale, organo responsabile del progetto, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti, con i relativi indicatori, entro il 19 ottobre 2021.

Entro il 18 gennaio 2022i dossier saranno valutati da una Giuria, composta da 7 esperti del mondo della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, che selezionerà i 10 progetti finalisti.

Questi saranno invitati a delle audizioni pubbliche che si svolgeranno presso la sede del Ministero della Cultura entro il 1° marzo 2022.

Le città finaliste avranno a disposizione trenta minuti per presentare la propria candidatura, seguita da una sessione di ulteriori trenta minuti per le domande della Giuria.

Entro il 15 marzo 2022, la Giuria proporrà al Ministro della cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2024, che godrà di un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività.

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