PROSPETTIVE

Angelo Tabaro

Angelo Tabaro

Cane o Museo? Non sia più un’alternativa

Tra l’Istituzione Musei di Bologna e Bauadvisor, portale di servizi dedicati al mondo dei cani, è stato siglato infatti un accordo per promuovere la cultura pet-friendly

Cane o Museo? Non sia più un’alternativa

 

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02 April 2018, Germany, Passau: Sausage dogs Lilli (right to left) and Elsi as well as dog Jolli standing before the newly opened museum. Photo: Ute Wessels/dpa

 

Ogni anno con l’arrivo della bella stagione il numero di abbandoni degli animali domestici aumenta a dismisura.

Nonostante esista l’articolo 727 del codice penale che punisce con ammende da 1.000 a 10.000 euro e un anno di reclusione chi abbandona gli animali domestici, il fenomeno non accenna a diminuire.

Le ragioni dell’abbandono possono essere diverse e possono essere volontarie o involontarie.

Immaginate una coppia che vuole recarsi in una città d’arte per un turismo culturale che prevede la visita ai Musei,

I cani non possono entrare e la coppia si trova di fronte all’ alternativa:  rinunciare al cane o rinunciare ai Musei.

Ma non solo, non è raro incontrare all’ingresso di negozi o centri commerciali il segnale “vietato l’ingresso ai cani”

Non è un problema da poco.

Si stima infatti che oltre il 50% della popolazione italiana sia proprietaria di almeno un cane, una platea numerosissima di utenti per i quali la fruizione di servizi nel tempo libero può risultare difficile e problematica, al punto da costringere a limitazioni nello spostamento e nella partecipazione ad eventi.

Esistono diverse soluzioni per evitare che questa alternativa si traduca nel “delittuoso” atto di abbandonare al suo destino il cane:

  • cercare parenti, amici o conoscenti disposti ad ospitare l’animale per il tempo delle loro ferie
  • cercare nel proprio territorio un Canile al quale cedere o affidare a pensione l’animale per il tempo della loro assenza.

Entrambe queste soluzioni sono una valida alternativa all’abbandono, ma comunque portano con sé una sofferenza emotiva per il distacco in un periodo che dovrebbe essere occasione per godersi, in compagnia del proprio animale, le proprie ferie.

Ci può essere un’altra strada che tolga la coppia dal dover affrontare l’alternativa?

Certamente togliere i divieti di accesso in negozi e centri commerciali.

E nei musei?

Una soluzione interessante è venuta da Bologna.

Nel mese di maggio 2021 tra l’Istituzione Musei di Bologna e Bauadvisor, portale di servizi dedicati al mondo dei cani, è stato siglato infatti un accordo per promuovere la cultura pet-friendly, sensibile all’amico cane.

Una soluzione che permette di ampliare verso nuove fasce di pubblico la fruizione del patrimonio museale grazie al servizio di dog-sitting Dogs & Museum prenotabile su web e app.

L’alternativa di cui si è sopra parlato, con le esigenze di accesso agli spazi museali e degli affetti a quattro zampe si può quindi conciliare in una nuova formula di reciproca soddisfazione.

Questo è reso possibile grazie al servizio di dog-sitting Dogs & Museum, ideato da Bauadvisor, che consente ai proprietari di cani di godersi a pieno l’esperienza di visita, affidando con tranquillità a un dog sitter professionista la cura dei propri animali per l’intera durata della permanenza all’interno di un museo.

Il servizio è disponibile su prenotazione attraverso il portale www.bauadvisor.it e l’app Bauadvisor.

A prenotazione effettuata, gli esperti del team Bauadvisor saranno pronti per accogliere il visitatore davanti all’ingresso della sede museale indicata e prendere in consegna temporanea l’amico Fido, per farlo passeggiare e divertire nelle aree a verde vicine al museo, facendolo poi riabbracciare dal suo proprietario direttamente davanti al museo alla fine della sua visita.

Si tratta del primo sistema museale italiano a dotarsi di un servizio di intrattenimento dog-friendly per i propri visitatori.

La sua estensione in tredici sedi espositive, per sei aree tematiche che spaziano all’archeologia alla musica, dall’arte antica a quella moderna e contemporanea, dal patrimonio industriale e cultura tecnica ai temi di storia e memoria, qualifica Bologna tra le prime città in Italia per turismo culturale a portata di zampa.

Non sarebbe male se tutte le amministrazioni titolari di Musei o sedi espositive cercassero, come Bologna, soluzioni che permettano ai visitatori di godere del patrimonio artistico senza rinunciare alla compagnia del proprio animale durante il periodo delle proprie ferie.

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