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ToggleBilancio Stato 2025 e Cultura: tagli e opportunità perse
Bilancio Stato 2025 cultura: meno risorse per beni culturali e formazione. L’impatto dei tagli e cosa significa per il futuro
Quante volte abbiamo sentito donne e uomini politici dichiarare, con grande enfasi, che la Cultura – fatta di beni storici, architettonici e artistici, di attività e tradizioni culturali – rappresenta la più importante miniera per il nostro Paese?
Senza andare troppo lontano, ricordo come ai primi di dicembre, in occasione dell’inaugurazione della mostra Il tempo del Futurismo alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, da più parti e da rappresentanti del Governo si è sentito parlare del potere rivoluzionario dell’arte.
Con queste premesse, sarebbe stato logico aspettarsi, in occasione della legge di bilancio dello Stato, una particolare attenzione ad investire in cultura, implementando le risorse assegnate al settore.
La cultura penalizzata nella Legge di Bilancio 2025
Meno risorse per i beni e le attività culturali
È successo il contrario: si sono trovati i soldi per il ponte sullo Stretto di Messina, ma non per la Cultura, che, anzi, ha visto i propri capitoli di spesa ridursi.
Il 28 dicembre 2024 il Senato ha approvato in via definitiva la legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. Ora è possibile vedere i numeri.
Ci si poteva aspettare una riduzione, anche in considerazione delle condizioni generali dello Stato e delle norme europee sulle regole dei bilanci statali e sulle procedure di sorveglianza, ma di piccola rilevanza.
Invece, il dato che balza subito all’occhio è che gli stanziamenti per la cultura sono scesi dallo 0,4% del 2024 a quasi lo 0,3% del 2025, con una riduzione fissata in quasi 150 milioni di euro nel 2025, che diventano circa 180 milioni nel 2026 e superano i 200 milioni nel 2027.
Tagli significativi a formazione e tutela culturale
Grave in particolare è stata la scelta di cancellare dal bilancio di previsione voci strategiche come la formazione in materia di beni e attività culturali, finanziata fino al 2024 con circa 90 milioni di euro, così come le attività di tutela in ambito territoriale, che valevano poco più di 20 milioni di euro negli anni precedenti.
Riportiamo qui di seguito la tabella con i numeri contenuta nel testo ufficiale della legge 207 del 30.12.2024, pubblicata nella gazzetta ufficiale – supplemento ordinario n 43/L del 31 dicembre 2024.
Dove trovare i dati ufficiali
Chi fosse interessato a confrontare le tabelle relative alla cultura del Bilancio 2025 può consultare direttamente le pagine della Ragioneria Generale dello Stato al seguente link:
Consulta il documento ufficiale della Ragioneria Generale dello Stato