ArteUn’edizione straordinaria con ben 240 artisti in mostra
Arte Laguna Prize – Proclamati i vincitori delle edizioni 16 e 17
Si è inaugurata sabato 11 marzo 2023, negli straordinari spazi dell’Arsenale Nord di Venezia, la mostra dei finalisti del concorso Arte Laguna Prize edizioni 16 e 17.
Un’edizione straordinaria con ben 240 artisti in mostra, in quanto si sono unificate le edizioni 16 e 17 del Concorso, non essendosi infatti tenuta nel 2022 l’esposizione causa le restrizioni della Pandemia.
Una mostra di respiro internazionale che è il risultato del lavoro intenso di due giurie che si sono trovate così a valutare la scelta tra ben 10.000 partecipanti per ciascuna annualità del concorso.
Durante l’inaugurazione sono stati inoltre proclamati i vincitori, le menzioni e i premi speciali di ciascuna edizione, offrendo anche, al contempo, l’occasione per una riflessione sulla natura del Concorso stesso e sulla contemporaneità dell’arte.
Innanzitutto, la natura del Concorso Arte Laguna Prize edizioni 16 e 17:
- internazionale, per la provenienza da ogni parte del mondo degli artisti,
- intergenerazionale perché non pone limiti di età ai partecipanti, anche se la maggioranza sono soprattutto giovani,
- libero e democratico perché non ci sono inviti, classificazioni di artisti, temi obbligatori da sviluppare ma gli artisti possono dunque esprimersi su temi e con strumenti che ritengono più opportuni a rappresentare se stessi e le proprie idee,
- multidisciplinare per l’ampia gamma di sezioni in concorso
Sfogliando l’agevole catalogo, le opere in concorso sono dunque distinte per pittura, arte fotografica, digital art, digital graphics & cartoon, art design, scultura e installazione, video art e short film, performance, land art, urban art.
Il risultato dovrebbe rendere felice l’ideatrice del concorso Laura Gallon e l’Associazione MOCA (Modern and Contemporary Art) che 17 anni fa decise di avviarlo.
E’ innegabile infatti che la mostra rappresenta un termometro interessante sull’arte contemporanea, sui nuovi linguaggi e i nuovi temi, sulle potenzialità di utilizzo di ogni strumento messo a disposizione del processo di sviluppo scientifico, sull’importanza dell’elemento emozionale, nel rapporto tra osservatore e opera, sulla centralità dell’essere umano e delle relazioni umane fortemente sentito dopo l’isolamento causato dal Covid, sulla capacità quindi dell’opera d’arte di comunicare e di entrare nella vita di ognuno evidenziando e invitando a far riflettere su questioni personali, sociali e politiche di scottante attualità.
Le due giurie composte da storici dell’arte, critici, curatori e organizzatori e artisti non hanno certo avuto lavoro facile nella scelta dei vincitori, considerata la varietà e qualità dei finalisti in mostra.
Comunque, hanno preso le loro decisioni e scelto i due vincitori ai quali è stato assegnato un premio di 10.000,00 euro.
La vincitrice della 16^ edizione di Arte Laguna Prize è l’artista polacca Anna Drozd-Tutaj con l’opera The power of the Element della categoria “Scultura e installazione”, un raro esempio di opera d’arte che utilizza centrini realizzati a uncinetto per creare una composizione contemporanea e spettacolare che, nonostante la sua monumentalità, conserva un carattere effimero. Si legge nella motivazione della giuria: «La giuria ha selezionato l’installazione site-specific dell’artista polacca Anna Drosz-Tutaj per la sua linearità e la pulizia esecutiva. È un ordigno visivo che, attraverso l’assemblaggio di centrini colorati, evoca il potere degli elementi e della memoria che compatta il nostro essere emozionale e logico. Stabilità e dinamismo, originario ed originale, operano come “conspiratio oppositorum” in perfetta armonia.»
Il vincitore della 17ᵃ edizione del concorso Arte Laguna Prize è Ohau Chen (Taiwan) con l’opera Back to Glory: Make __Great Again sempre della categoria “Scultura e installazione”, che utilizza infatti la video-installazione per proporre un futuro ipotetico attraverso l’utilizzo di comuni materiali di propaganda politica.
L’artista invita così il pubblico a esprimere il proprio voto su un’immaginaria proposta di militarizzazione della popolazione anziana come risposta al progressivo invecchiamento della società.
Questa la motivazione della giuria: “Il lavoro presenta un futuro distopico in cui gli anziani sono persuasi a servire l’esercito nazionale in preparazione di una guerra imminente. Sebbene ipotetica, questa condizione parla della realtà presente e del terrore di un conflitto che incombe indiscriminatamente su di noi. Il dilemma è chiaro: Chi sacrificare? Giovani o anziani? L’artista invita il pubblico a votare. Il cinismo dell’opera esaspera la posizione critica dell’artista su questioni quali il biopotere e la “tanatocrazia” in una mostra contemporanea sempre più tecnocraticizzata. In che modo il corpo umano è disumanizzato e strumentalizzato? Quali processi decisionali e strutture governative sono in gioco? Fallimentare è stata la promessa di una democrazia binaria, perché quest’ultima ha continuato infatti a funzionare presentando l’illusione di una libera scelta.
La giura è stata colpita dalla sapiente commistione di vari media e dall’approccio interdisciplinare al lavoro. Il senso dell’umorismo e il linguaggio visivo unici dell’artista, così come l’aver reinventato l’estetica e la sensibilità della propaganda, hanno ulteriormente convinto ad abbracciare il suo invito a una riflessione sulla condizione odierna..”
La giuria ha ritenuto di conferire anche due menzioni d’onore, una per ogni edizione:
per la 16ᵃ se la aggiudica Kailum Graves con l’opera fotografica The Otherness of Self,
per la 17ᵃ Chih Chiu con la performance Self-service Barbershop.
Non sono poi mancati numerosi premi speciali:
16ᵃ edizione
Residenze artistiche (offerte da Arte Laguna Prize in collaborazione con aziende in diverse aree del momdo):
Espronceda, Barcellona: Larisse Hall
KW Institute, Berlino: Khalil Charif
Ru Residency Unlimited, New York: Shirin Gunny, Quatre-Bornes, Mauritius,
Art Residency Galliani, Reggio Emilia: Eleonora Monguzzi
Fonderia Artistica Versiliese, Lucca: Federica Zianni
Villa Roberti, Brugine: Serena Bellini
Villa San Liberale, Feltre: Jingyun Wang
Villa Rechsteiner, Oderzo: Luisa Turuani
Artist in Gallery:
Cris Contini Gallery, Londra: Jens Hesse
Sostenibilità e Arte:
Natura Sì, Treviso: Marina Gasparini
Business for Art:
Bios Line, Padova: Vittorio Mandelli
Festival ed esposizioni:
Art Nova 100, Cina: Cinzia Campolese, Emanuele Dainotti, Elise Guillaume, Samantha Heydt, Hung Yu Hao, Kiki Kouniari, Henrik Langsdorf, Angelo Morandini, Mara Palena.
17ᵃ edizione
Residenze artistiche
Bigci, Bilpin, Australia: Amalia Foka
Fabrica, Treviso: Jihyun Park
Farm Cultural Park, Favara: Mosa One e Toma Gerzha
Fonderia Artistica Versiliese, Lucca: Gaby Jonna
Espronceda, Barcellona: Gilles Dusabe
Emerging Artist Award: Anya Heymans, Hasan Kurd, Qian Wu
Business for Art:
Planium, Milano: Donatella Nobilio
Generali Valore Cultura, Venezia: Wu Siou Ming
Roberto Cipresso, Siena: Vittorio Mandelli
Informatic All, Padova, Treviso: Tiziana Menichelli – Sette21
Venpa S.P.A., Venezia: Karen Ghostlaw, Henrique EDMX Montanari
Artist in Gallery:
Cris Contini Gallery, Londra: Cristián Meza
Sostenibilità e Arte:
Ars, Treviso: Daniel Espinosa, Silvia Canton (menzione speciale)
Festival ed esposizioni:
Art Nova 100, Cina: Ronald Anzenberger, Bordage Tanguy, Andrea K. Schlehwein, Gabrielle Lansner, Ryan Andrew Lee, Jialiang Liu, Elena Mocchetti, KHU, Andy Storchenegger, Songkai Zhou
BJCEM Mediterranea 20 – Biennale Giovani Artisti: Davide Ronco
Special Mention, Sanith Pharma: Giorgia Maria Sbaraglia
LE GIURIE
Le Giurie erano composte da
16° edizione: Kobi Ben-Meir – Capo curatore dell’Haifa Museum of Art (Israele); Louise Fedotov-Clements – Direttrice artistica di Quad e direttrice di Format International Photography Festival (Regno Unito); Pasquale Lettieri – Curatore, critico, storico, accademico e giornalista (Italia); Alka Pande – Consulente per le arti e curatore, Visual Arts Gallery, India Habitat Center a Nuova Delhi (India); Danilo Premoli – Architetto, designer, artista (Italia); Alisa Prudnikova – Fondatrice e direttrice artistica della Biennale Industriale degli Urali (Russia).
17° edizione: Mohamed Benhadj – Curatore e fondatore di Altiba9 (Nord Africa e Spagna); Raphael Chikukwa – Direttore esecutivo della Galleria Nazionale dello Zimbabwe; Giulia Colletti – Curatrice dei contenuti digitali e consulente alle attività collaterali presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Torino (Italia); Paul Di Felice – Curatore, critico e storico dell’arte (Lussemburgo); Chloe Hodge – Project manager alla Tate Britain, curatrice e produttrice (Regno Unito); Dick Spierenburg – Designer e direttore creativo di IMM – fiera internazionale del mobile di Cologne (Olanda); Xiaoyu Weng – Curatrice e responsabile di arte moderna e contemporanea per l’Art Gallery dell’Ontario (Stati Uniti e Canada).