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Angelo Tabaro

Dal pennello all’algoritmo: arte e intelligenza artificiale

Come l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando l’arte

Arte e intelligenza artificiale: come tecnologia e algoritmi stanno rivoluzionando l’arte, dai primi esperimenti al futuro digitale

 

Arte e intelligenza artificiale: come tecnologia e algoritmi stanno rivoluzionando l’arte, dai primi esperimenti al futuro digitale.

 

Con sempre maggiore frequenza, il mondo dell’arte si presenta oggi “condizionato” dagli sviluppi della tecnologia e dell’informatica.

Già i filosofi dell’arte aprono le prime riflessioni sul rapporto tra autore e opera d’arte, quando una parte rilevante nella sua produzione è data dalla partecipazione dell’Intelligenza Artificiale (AI).

Arte e intelligenza artificiale. Qual è il confine tra l’azione dell’uomo nel predisporre gli algoritmi e i riferimenti per l’azione dell’AI e l’autonoma capacità di elaborazione della stessa?

È certamente una rivoluzione che sempre più segna il mondo dell’arte contemporanea.

Il rapporto arte e intelligenza artificiale sarà certamente al centro di convegni, dibattiti e ricerche universitarie per molto tempo, e si scriveranno montagne di libri e saggi sull’argomento. Tanto è complessa, ampia e dinamicamente in continua evoluzione questa questione.

Ma come siamo arrivati a questo? Quando le macchine e la tecnologia hanno cominciato ad entrare nel mondo dell’arte?

La mostra “Electric Dreams” alla Tate Modern

La Tate Modern di Londra ha ritenuto di offrire un suo contributo a questa riflessione con la mostra Electric Dreams: Art and Technology Before the Internet. Esposizione allestita nelle sue Eyal Ofer Galleries.

Questa grande mostra riunisce opere rivoluzionarie di una vasta gamma di artisti internazionali che si sono impegnati con la scienza, la tecnologia e l’innovazione dei materiali.

Con i primi esperimenti si va alla scoperta degli ambienti psichedelici che hanno creato negli anni ’50 e ’60, costruiti utilizzando principi matematici, componenti motorizzati e nuovi processi industriali.

Una mostra che esplora come gli artisti radicali hanno abbracciato la nascita della tecnologia digitale negli anni ’70 e ’80, sperimentando con l’arte realizzata a macchina e i primi sistemi di home computing.
Si presenta come una delle mostre più ambiziose della Tate Modern fino ad oggi, offrendo ai visitatori una rara possibilità di vedere incredibili opere d’arte tecnologica d’epoca in azione. Uno sguardo al modo in cui gli artisti hanno immaginato il linguaggio visivo futuro, il futuro digitale.

Il viaggio dagli anni ’50 all’alba di Internet

È interessante scoprire come gli artisti, dai primi esperimenti, abbiano utilizzato macchine e algoritmi per creare un’arte affascinante e strabiliante tra gli anni ’50 e i primi anni ’90.
Dalla nascita dell’op art all’alba dell’era di Internet, gli artisti hanno trovato nuovi modi per coinvolgere i sensi e giocare con la nostra percezione.

Electric Dreams celebra i primi innovatori dell’arte ottica, cinetica, programmata e digitale, che hanno aperto la strada a una nuova era di installazioni sensoriali immersive e opere generate automaticamente.

Hanno aperto la strada al futuro, certamente. Ma quale futuro?

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