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ToggleAperture notturne straordinarie: i musei italiani dovrebbero osare?
Aperture notturne straordinarie musei: un’opportunità culturale da considerare anche nel nostro Paese. Esempi e riflessioni a confronto
Sono possibili aperture notturne straordinarie nei Musei e negli spazi espositivi italiani?
Nel novembre 2022, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, allora Sottosegretario alla cultura, si fece aprire il Museo Miniscalchi Erizzo di Verona per una visita notturna che durò fino oltre mezzanotte.
Peraltro, Sgarbi aveva anche suggerito di tenere aperta la casa di Giulietta a Verona fino a mezzanotte, ricordando che gli amori sono più legati alla sera.
Follia o opportunità?
Forse il modo in cui è avvenuto il fatto di Verona non è proprio lineare, ma avrebbe dovuto far riflettere sul problema delle aperture serali e notturne dei Musei. È davvero una follia dare la possibilità al pubblico di visitare una mostra per tutta la notte, fino al mattino dopo, nella pace del buio e del silenzio?
In Italia non è successo niente, salvo alcuni Musei e spazi espositivi che hanno programmato un orario che si prolunga oltre le otto di sera, in genere a metà settimana.
L’esempio inglese: Van Gogh alla National Gallery
In Inghilterra, invece, è successo con la mostra Van Gogh: Poets and Lovers, aperta al pubblico il 14 settembre 2024 e in chiusura il 19 gennaio 2025 alla National Gallery di Londra.
Tra venerdì 17 e sabato 18 gennaio, infatti, ultimo fine settimana di mostra, la galleria è rimasta aperta tutta la notte, fino al mattino, e pare che le prenotazioni siano state tutte esaurite.
Un’apertura straordinaria non certo motivata dal desiderio di aumentare i numeri della mostra, visto il successo della stessa che ha portato alla National Gallery quasi 300.000 visitatori, rendendola la terza mostra temporanea più visitata nella storia della Galleria.
Aperture notturne straordinarie. Una scelta culturale ispirata
Interessante è poi il fatto che a volere questa apertura straordinaria sia stato il direttore della Gallery, lo storico dell’arte e curatore italiano Gabriele Finaldi. Nel presentare l’iniziativa, ha dichiarato:
“I nostri visitatori avranno la rara e speciale opportunità di ammirare i dipinti di Van Gogh durante la notte e nelle prime ore del mattino, seguendo le orme di artisti come Freud, Bacon e Hockney che vennero qui in questi momenti della giornata per trarre ispirazione dalla collezione della National Gallery”.
Aperture notturne. E in Italia?
È arrivata alle orecchie del Ministro italiano della Cultura Alessandro Giuli questa notizia e, comunque, ai suoi collaboratori al Ministero?
Speriamo di sì, e chissà che qualcosa si muova anche nel nostro Paese e che si possa offrire un’opportunità culturale maggiore, in modo da avvicinare sempre più persone ai luoghi della cultura.