PROSPETTIVE

Angelo Tabaro

Angelo Tabaro

2023 Anno Europeo delle Competenze

Per affrontare le sfide del futuro e favorire uno sviluppo sostenibile servono istruzione e formazione qualificate, capaci di offrire ai giovani le competenze necessarie

 

Anno Europeo delle Competenze

 

2023 Anno Europeo delle Competenze

We need much more focus in our investment on professional education and upskilling. We need better cooperation with companies, because they know best what they need. And we need to match these needs with people’s aspirations. But we also have to attract the right skills to our continent, skills that help companies and strengthen Europe’s growth.

Con queste parole Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea il 14 settembre 2022 ha proposto di dichiarare il 2023 Anno Europeo delle Competenze, avviando il processo di definizione dell’iniziativa attraverso obiettivi specifici, misure attuative e sistema di governance.

La proposta è stata poi adottata  il 12 ottobre dalla Commissione Ue e approvata l’8 dicembre dal Consiglio per l’occupazione e la politica sociale.

Il primo obiettivo è far crescere nei governi nazionali e in quanti hanno responsabilità in materia di educazione, istruzione e formazione, la consapevolezza che per affrontare le sfide del futuro e favorire uno sviluppo sostenibile, attento al rapporto uomo-natura e supportato da una transizione verde e digitale in un’economia al servizio delle persone, servono istruzione e formazione qualificate, capaci di offrire ai giovani le competenze necessarie.

Avere le competenze necessarie consente infatti a queste ultime di affrontare con successo i cambiamenti del mercato del lavoro, di impegnarsi pienamente nella società e nella democrazia e di esercitare i propri diritti.

Avere una forza lavoro con le competenze richieste contribuisce alla crescita sostenibile, porta a una maggiore innovazione e migliora anche la competitività delle imprese.

L’Anno Europeo delle Competenze 2023 aiuterà quindi le imprese, in particolare le piccole e medie imprese, a far fronte alle carenze di competenze nell’UE.

L’Anno Europeo delle Competenze fornirà un nuovo slancio per raggiungere gli obiettivi sociali dell’UE per il 2030 di almeno il 60% di adulti in formazione ogni anno e almeno il 78% di occupati.

L’iniziativa contribuirà inoltre a raggiungere gli obiettivi 2030 della bussola digitale di almeno l’80% degli adulti con competenze digitali di base e 20 milioni di specialisti ICT occupati nell’UE.

Attualmente, più di tre quarti delle aziende nell’UE affermano di avere difficoltà a trovare lavoratori con le competenze necessarie, mentre solo il 37% degli adulti segue regolarmente una formazione.

L’indice dell’economia e della società digitale mostra che 4 adulti su 10 e una persona su tre che lavora in Europa non hanno competenze digitali di base.

Le donne sono sottorappresentate nelle professioni e negli studi legati alla tecnologia, con solo 1 specialista ICT su 5 e 1 laureato in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) su 3 donne.

Queste sono sostanzialmente le azioni che l’Ue propone per l’Anno Europeo delle Competenze:

  • promuovere investimenti nella formazione più consistenti, più efficaci e inclusivi;
  • garantire competenze adeguate alle esigenze del mercato del lavoro, attraverso una stretta collaborazione con le parti sociali e le imprese;
  • conciliare le aspirazioni e le competenze delle persone con le opportunità offerte dal mercato del lavoro, in particolare per le transizioni verde e digitale e la ripresa economica;
  • coinvolgere più donne e giovani che non lavorano e non frequentano un percorso scolastico o formativo;
  • agevolare la mobilità e il riconoscimento delle qualifiche per attrarre da Paesi terzi persone con le competenze necessarie all’Unione Europea.

La piattaforma europea per le competenze e le occupazioni digitali lanciata nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa, offre informazioni e risorse sulle competenze digitali, come uno strumento di autovalutazione.

L’introduzione di un pool di talenti dell’UE e di partenariati di talenti con partner terzi selezionati, contribuirà a far corrispondere le competenze dei candidati a lavorare in Europa con le esigenze del mercato del lavoro.

Per sostenere le iniziative dell’Anno Europeo delle Competenze, la Commissione Europea indica anche una serie di finanziamenti e supporti tecnici, in particolare:

European Social Fund Plus (ESF+) con una dotazione di oltre 99 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, è il principale strumento dell’UE per investire nelle persone (https://ec.europa.eu/european-social-fund-plus/en ).

Recovery and Resilience Facility che può sostenere le riforme e gli investimenti degli Stati membri, anche nel settore delle competenze e dell’occupazione (https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/index.html?lang=en ).

Digital Europe Programme’s che mette a disposizione 580 milioni di euro di finanziamenti per lo sviluppo di competenze digitali avanzate e sostengono lo sviluppo di un pool di talenti di esperti digitali (https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/activities/digital-programme ).

Horizon Europe (https://research-and-innovation.ec.europa.eu/funding/funding-opportunities/funding-programmes-and-open-calls/horizon-europe_en ) che sostiene le competenze di ricercatori, imprenditori e innovatori, in particolare attraverso le sue azioni

Erasmus+  che, con un budget di 26,2 miliardi di euro, sostiene anche lo sviluppo personale e professionale di studenti, personale e istituzioni nell’istruzione e formazione professionale e finanzia anche le università europee ( https://erasmus-plus.ec.europa.eu ).

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.