PROSPETTIVE

Angelo Tabaro

Angelo Tabaro

11 luglio – Giornata mondiale della popolazione

11 luglio – Giornata mondiale della popolazione

Con proprio atto A/RES/45/216 l’Organizzazione delle Nazioni Unite, ha proclamato il giorno 11 luglio di ogni anno Giornata Mondiale della Popolazione.

Nel 2011, il mondo aveva raggiunto una popolazione di 7 miliardi e dopo appena dieci anni si avvia a raggiungere gli 8 miliardi.

Ci sono voluti centinaia di migliaia di anni prima che la popolazione mondiale crescesse fino a 1 miliardo, poi in soli altri 200 anni circa, è cresciuta di sette volte e fra trent’anni arriveremmo a quasi dieci volte.

Questa drammatica crescita della popolazione mondiale impone ai responsabili dei governi e a noi tutti alcune riflessioni.

Certamente questa crescita è derivata dall’aumento del numero di persone che sopravvivono all’età riproduttiva ed è stata accompagnata da importanti cambiamenti nei tassi di fertilità, dall’aumento dell’urbanizzazione e dall’accelerazione della migrazione.

Sono tendenze che hanno però implicazioni di vasta portata per le generazioni a venire.

Il sistema delle Nazioni Unite è da tempo coinvolto nell’affrontare queste questioni complesse e interconnesse, in particolare attraverso il lavoro del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) e della Divisione delle Nazioni Unite per la popolazione del Dipartimento degli affari economici e sociali.

Assistiamo a straordinari progressi nella salute che hanno allungato la durata della vita, ridotto la mortalità materna e infantile e dato origine allo sviluppo di vaccini a tempo di record.

Inoltre, le crescenti innovazioni tecnologiche hanno facilitato le nostre vite e ci hanno connesso più che mai.

Ma il progresso non è universale, le stesse preoccupazioni e sfide sollevate undici anni fa permangono o sono peggiorate: cambiamenti climatici, violenza, discriminazione.

Oggi più della metà della popolazione mondiale vive nelle aree urbane con conseguenze crescenti sullo sviluppo economico, sull’occupazione, sulla distribuzione del reddito, sulla povertà e sulle protezioni sociali. Influiscono anche sugli sforzi per garantire l’accesso universale all’assistenza sanitaria, all’istruzione, all’alloggio, ai servizi igienici, all’acqua, al cibo e all’energia.

Purtroppo, però, continuano le disuguaglianze e pare non ci sia preoccupazione adeguata nei confronti di quelli che rimangono indietro.

In base a genere, etnia, classe sociale, religione, orientamento sessuale, disabilità e origine, tra gli altri fattori, troppi sono ancora esposti a discriminazione, molestie e violenze.

La giornata Mondiale della Popolazione vuol essere uno stimolo per i responsabili del pianeta per riflettere su questi problemi, cercare assieme di studiare rimedi, percorsi di correzione per dare alla popolazione una speranza concreta che si sta muovendo verso un mondo ideale ove 8 miliardi o i più miliardi di persone che occupano e occuperanno in futuro la terra abbiano tutti l’opportunità di vivere in società più sane dotate di diritti e scelte.

Certo l’immensità dei problemi non ci illude sui risultati di queste GIORNATE, di pausa e riflessione, ma tante gocce vanno a formare il mare.

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