Per Bosmans le sculture sono parte di istallazioni in cui l’opera tridimensionale dialoga con composizioni bidimensionali di varia natura.
PROJECT ROOM #14 – KASPER BOSMANS
La Fondazione nasce ne 1995 per volere di Arnaldo Pomodoro, con lo scopo di garantire la corretta conservazione e informazione di tutte le sue opere, nonché di promuovere ricerche e momenti di confronto intorno ai temi e alle figure più rilevanti dell’avanguardia contemporanea.
Fondazione Pomodoro vuol essere quindi anche una “Casa della Scultura”: un luogo aperto alla rilettura dell’arte del Novecento e alla creatività dei giovani artisti, uno spazio collettivo di esperienza viva per tutti coloro che amano l’arte.
Project Room rientra in questa azione di riflessione sull’arte contemporanea.
Per il secondo appuntamento del ciclo 2020 delle Project Room, curate da Eva Fabbris, la Fondazione presenta una mostra personale di Kasper Bosmans. Aperta il 30 settembre.
L’artista belga Kasper Bosmans (1990, Lommel) vive e lavora tra Bruxelles e Amsterdam, la cui ricerca artistica è inredisciplinare.
Il suo lavoro è stato presentato in numerose mostre presso importanti gallerie e musei, tra cui la Fondation Cartier pour l’art contemporain e The approach.
Bosmans predilige una declinazione installativa della scultura, alla quale associa spesso dei piccoli dipinti intitolati Legend, composizioni piatte e allusive di simboli, motivi araldici, segni e codici che fungono da traccia narrativa in relazione alle proprie opere tridimensionali.
Bosmans infatti è interessato agli oggetti e al loro potenziale simbolico, che vengono analizzati a partire tanto da riferimenti storici quanto da tradizioni folkloriche.
Per la sua Project Room, presso Fondazione Pomodoro, Bosmans ha realizzato un progetto site-specific nello spazio espositivo .