In mostra ad Atene Pier Paolo Calzolari, uno dei pionieri italiani dell’Arte Povera.
Pier Paolo Calzolari. “demons and dew”
ATENE – Bernier/Eliades Gallery 11 Eptachalkou Street – Athens, GR-118 51
Dal 24/11/2022 al 26/01/2023
Con la presenza dell’artista si è inaugurata presso la Bernier/Eliades Gallery, fondata nel 1977 ad Atene, la sesta mostra in galleria dell’artista italiano Pier Paolo Calzolari.
Nato a Bologna nel 1943 Pier Paolo Calzolari ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Venezia, la cui tradizione artistica bizantina e la qualità unica della luce hanno ispirato e plasmato la sensibilità del futuro artista.
Il quasi ottantenne Pier Paolo Calzolari è riconosciuto in tutto il mondo come uno dei pionieri del movimento dell’Arte Povera.
È considerato uno dei più importanti artisti italiani contemporanei viventi, la cui pratica abbraccia pittura, scultura, suono, performance, architettura e video, tra gli altri.
Nel 1966-1967 Calzolari ha creato la sua prima opera performativa “Il filtro e benvenuto all’angelo“, che ha attirato gli spettatori come partecipanti attivi e ha incorporato luce, oscurità, erba e uccelli, invitando i visitatori a vestirsi e spogliarsi, muoversi e camminare, contemplare e camminare, con uccelli che volano e persone che camminano, sedute o sdraiate sull’erba.
Alla fine degli anni ’60 Calzolari si associa all’Arte Povera e il suo testo “La casa ideale” è considerato uno dei punti di riferimento di questo movimento.
Comincia a realizzare opere utilizzando la refrigerazione e il neon, come “Oroscopo come progetto della mia vita” e la serie “Gesti“, in cui la formazione del ghiaccio, accentuata dal passare del tempo, richiama la trasformazione alchemica della materia.
Attraverso questo approccio, gli oggetti e i materiali utilizzati dall’artista (fuoco, ghiaccio, piombo, stagno, sale, muschio, fumo) assumono un’altra vita, insieme agli elementi di illuminazione che sembrano riecheggiare il magnifico bagliore del marmo veneziano.
Le opere di Calzolari portano il rito quotidiano al livello dell’esperienza estetica, in un rapporto orizzontale con il mondo e la storia.
Le sue opere mirano a produrre una saturazione dei sensi che rasenta la follia, attraverso un’azione che rende visibili le astrazioni del pensiero e l’essenza delle cose, facendo incontrare il visitatore con la fragilità degli oggetti e dei materiali.
Nella sua nuova mostra da Bernier/Eliades, l’artista presenta 20 nuove opere in cui continua a incorporare elementi scultorei fatti di materiali organici, come sale, piume, petali di trifoglio e conchiglie.
Tuttavia, il suo nuovo uso di polveri di pigmenti grezzi e tempere in colori straordinariamente saturi conferisce a queste nuove opere un’esuberanza radiosa e sensuale.
Le tele luminose includono campi di gialli primari luminosi, rossi, blu e bianchi con superfici e trame variegate che evocano la natura sotto forma di luce solare, fuoco e cielo notturno, rendendo questa mostra una meditazione sulla caducità e sulla delicata bellezza della vita quotidiana.