Il rapporto particolare di Picasso con le arti dell’Islam e molte delle avanguardie artistiche del mondo arabo
PICASSO et les avant-gardes arabes
Nel marzo 2022 il 60° anniversario degli Accordi di Evian ha riportato in primo piano la questione algerina e l’Istituto del Mondo Arabo della città dell’Ata Francia Tourcoing ha colto l’occasione per presentare una mostra che evidenzia i rapporti tra l’arte occidentale e quella del mondo arabo.
Lo fa confrontando l’opera di Picasso, uno dei massimi maestri dell’arte contemporanea europea e occidentale, con le avanguardie arabe.
Sostenuta da una ricerca inedita e dalla presentazione di opere di grandi artisti arabi mai presentate in Europa, la mostra PICASSO et les avant-gardes arabes mette in luce, grazie a un insieme di circa 70 opere, il fruttuoso dialogo tra il maestro spagnolo e gli arabi moderni.
Nel dicembre 1961 Picasso aveva realizzato un ritratto di Djamila Boupacha, una giovane separatista algerina imprigionata e torturata, difesa da Gisèle Halimi e Simone de Beauvoir.
Partendo da questo fatto preciso la mostra cerca di presentare il rapporto molto più ampio di Picasso con gli artisti arabi dagli anni Quaranta e fino agli anni Ottanta attraverso il preciso faccia a faccia di dipinti, opere grafiche e ceramiche di Picasso dal Museo nazionale Picasso-Parigi e opere chiave di artisti arabi provenienti da collezioni private del Medio Oriente.
Sicuramente Picasso, che viaggiò poco, non visitò mai il mondo arabo.
Le sue opere, tuttavia, hanno agito lì come un catalizzatore per gli artisti che hanno cercato di far emergere un’arte nazionale sostenuta dalle ultime conquiste dell’arte moderna internazionale.
Segno di questo legame è il Manifesto Vive l’Art Dégénéré firmato dai surrealisti egiziani del Gruppo Art et Liberté del 1938 che riproduceva nell’intestazione Guernica, una delle opere simbolo di Picasso.
La mostra presenta l’attrazione verso l’opera di Picasso presente in molti dei padri dell’arte moderna dei paesi arabi come Jawad Selim, Aref El Rayess, Idham Ismaïl, Mohammed Khadda, Samir Rafi.
Viene evidenziata non solo la vicinanza stilistica nella costruzione di volti e spazi per sfaccettature ma anche il comune interesse per i temi del pacifismo, dell’anticolonialismo, per le arti primitive, oltre al particolare rapporto di Picasso, nato nell’araba Malaga con le arti dell’Islam.