Con l’artista Americano Peter Flaccus la galleria Maja chiude la trilogia di mostre dedicate al colore, dopo le personali di Ria Lussi e di Pierre-Yves Le Duc.

PETER FLACCUS THE FLAT EARTH

Peter Flaccus torna ad esporre negli spazi della galleria Maja Arte Contemporanea con una selezione di opere eseguite con l’antica tecnica dell’encausto con una mostra dal titolo The flat heart, che viene dopo la precedente presenta nel 2019.

La mostra si apre il 27 gennaio e viene a conclusione di un più ampio progetto espositivo denominato Trilogia dei colori, che ha visto prima la personale di Ria Lussi dedicata al rosa e poi quella di Pierre-Yves Le Duc dedicata al blu Klein.

Nei lavori di Flaccus si incontrano i neri e blu profondi, che si incontrano con l’oro e l’ocra tenue che producono dei contrappunti luminosi.

Nato nel 1947 in Montana (USA), Flaccus si è formato in America, con laurea all’Amherst College e il Master of Fine Arts presso l’Indiana University.

Tiene a New York le sue prime mostre affinandosi nella sua ricerca anche con la partecipazione a residenze artistiche.

Si trasferisce a Roma da New York all’inizio degli anni Novanta, e da allora sceglie la cera come materia elettiva, recuperando una tradizione antichissima: l’encausto.

Puramente pittorica, quella di Flaccus è una iconografia visionaria di forme ritmiche sovrapposte, costruita per strati di rilievi multipli.

Nel suo mondo convivono misura e tensione, rigore della geometria e dinamismo del colore come materia pulsante che magicamente dà vita alla forma.

Le opere esposte fanno incontrare la terra, la luna, i pianeti e le stelle in spazi interdipendenti come pale d’altare medioevali.

La presenza di forme geometriche, cerchi, ellissi, archi, curve, parabole, sembrano suggerire modi per attraversare lo spazio, senza però indicarne la destinazione.