Una prestigiosa selezione di opere di maestri del XX secolo provenienti da collezioni private fiorentine e toscane nel Palazzo che, secondo tradizione, vide nascere il collezionismo moderno.
PASSIONE NOVECENTO. Da Paul Klee a Damien Hirst. Opere da collezioni private
A Palazzo Medici Riccardi, prestigioso palazzo costruito a metà del Quattrocento su progetto di Michelozzo, è nato il collezionismo moderno all’epoca di Cosimo il Vecchio e di Lorenzo Il Magnifico.
Palazzo Medici Riccardi è quindi sede naturale della mostra Passione Novecento da Paul Klee a Damien Hirst. Opere da collezioni private, aperta al pubblico il 24 settembre per ospitare una prestigiosa selezione di opere di maestri del XX secolo provenienti da collezioni private fiorentine e toscane.
La mostra è un progetto di Museo Novecento, a cura di Sergio Risaliti, promosso da Città Metropolitana di Firenze e organizzato da MUS.E con l’intento di collegare la grande tradizione rinascimentale del collezionismo e mecenatismo alla passione per l’arte del Novecento.
Viene proposto un viaggio nell’arte del Novecento costruito sulla base di un amore per le opere moderne e contemporanea che non deve sorprendere in una città come Firenze, culla del Rinascimento.
Si farebbe torto, infatti, alla storia della città in cui le vicende artistiche e quelle del collezionismo privato si sono intrecciate nei secoli, seminando nel territorio una predisposizione sensibile alle avanguardie e alle sue più avanzate sperimentazioni.
Una storia di famiglie di collezionisti segnata in passato dai Sassetti, i Tornabuoni, i Medici, i Doni, i Gondi, i Rucellai la cui sensibilità ha portato anche ai collezionisti privati di oggi.
In mostra si possono ammirare rari capolavori di Paul Klee e de Chirico, di Morandi e di Savinio, accanto a quelli di Martini e Melotti, Fontana e Burri, per spaziare nei nomi più celebri del contemporaneo come quelli di Warhol e Lichtenstein, di Alighiero Boetti e Daniel Buren, fino a Damien Hirst e Cecily Brown, Ai Weiwei e Tracey Emin.
Grazie al collezionismo e al mecenatismo, nato in particolare nelle ‘camere’ e negli studioli di Palazzo Medici, si è affermata l’autonomia delle opere d’arte, apprezzate per se stesse, curate, contemplate, collezionate.
Dalle raccolte private, dagli studioli e dai salotti dei gran signori, sono poi nati i primi musei moderni.