Una mostra che aiuta a comprendere il ruolo della stampa e delle cosiddette piccole pubblicazioni d’arte nella costruzione delle avanguardie più radicali del Novecento
Parcours « Petits papiers du 20e siècle »
Inaugurato nel 1977 il Centro Pompidou, voluto dall’omonimo presidente francese e realizzato su rivoluzionario progetto dello studio italiano di Architettura Piano e Rogers, è diventato presto il più importante centro per l’arte contemporanea della Francia e uno dei più prestigiosi a livello internazionale.
Dal 19 maggio, al livello 5 dell’edificio il Centre Pompidou rende omaggio a Paul Destribats (1926-2017), appassionato collezionista e studioso con una mostra speciale dal titolo Parcours « Petits papiers du 20e siècle ».
La mostra prende spunto dalla recentissima donazione di circa 12.000 dei suoi “Petits papiers” al patrimonio della Biblioteca Kandinsky – il centro di documentazione e ricerca del Museo Nazionale di Arte Moderna.
Paul Destribats (1926-2017) è stato uno dei più grandi collezionisti di libri della sua generazione.
La sua biblioteca di oltre 6.000 volumi, manoscritti e documenti stampati che coprono l’avanguardia del XX secolo è una delle migliori mai arrivate sul mercato.
La collezione offre una panoramica enciclopedica dei diversi filoni delle avanguardie europee, americane e persino asiatiche e comprende opere di alcuni dei suoi più importanti scrittori, poeti e artisti, tra cui Man Ray, Tristan Tzara, Francis Picabia, Marcel Duchamp e Pablo Picasso.
Il nucleo della collezione, tuttavia, è il lavoro di André Breton, il leader e principale teorico del Surrealismo.
Manifesti, volantini, programmi, documenti e opere che permettono di scoprire e comprendere il ruolo fondamentale della stampa nella costruzione delle avanguardie più radicali (futurismo, dadaismo, surrealismo, gruppo MADI, situazionismo).
Al tempo stesso la stampa sottolinea l’inventiva grafica e letteraria propria di queste pubblicazioni.
Questi ” Petits papiers”, raccolti con rigore e caparbietà per quasi cinquant’anni da questo appassionato e colto collezionista, permettono di scoprire e comprendere il ruolo fondamentale della stampa nella costruzione delle avanguardie più radicali.
Esse sottolineano l’inventiva grafica e letteraria propria di queste pubblicazioni e come tali costituiscono un importante contributo alle collezioni del Museo Nazionale d’Arte Moderna.