PAOLO BERNARDI “opere aperte“

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- DATA INIZIO: 27/08/2022

- DATA FINE: 09/10/2022

- LUOGO: ASTI – Museo Guglielmetti/ Palazzo Alfieri

- INDIRIZZO: Corso Vittorio Alfieri 375

- TEL: +39 0141 530403

Una mostra in omaggio alla donazione al Museo Guglielmetti di opere e documenti dell’artista scenografo Paolo Bernardi.

PAOLO BERNARDI “opere aperte“

 

 

Le antiche cantine di Palazzo Alfieri ospitano il museo dedicato al maestro Eugenio Guglielminetti, pittore (allievo di Felice Casorati), scultore e scenografo sensibile alle ricerche delle avanguardie storiche.

Il museo presenta opere e documenti che permettono di ripercorrere la poliedrica carriera di Guglielmetti nelle sue opere di scultura e scenografia per la musica, per la danza, per il teatro e per la televisione.

In questi spazi del 27 agosto è ospitata la mostra PAOLO BERNARDI “opere aperte, selezione di prestigiose testimonianze scenografiche, create da Paolo Bernardi dagli anni Settanta ad oggi, che dopo la mostra andranno ad arricchire le Collezioni di Arte e Scenografia del Museo.

La mostra è conseguente all’atto di donazione di sue opere al Museo Guglielmetti da parte di Paolo Bernardi.

L’artista, nato ad Asti nel 1948, si è formato presso l’Accademia Albertina di Torino e per decenni si è dedicato all’insegnamento presso le Accademie di Belle Arti di Torino, Bologna, Roma e dal 2004 presso il Dipartimento di Scenografia all’Accademia di Brera-Milano.

Ha lavorato in Teatri ed Enti Lirici europei, tra cui Teatro Regio di Torino, Teatro Comunale di Bologna, Opera di Lucerna, Berna, Lussemburgo, Montpellier, Nizza, Giessen, accanto ad interventi scenografici presso i Centri di produzione televisiva RAI.

L’itinerario espositivo concepito per la Donazione alla Fondazione Eugenio Guglielminetti si avvia dai bozzetti per la prosa contemporanea con l’apparato scenografico di “Uno nessuno centomila” di Luigi Pirandello, ideato da Bernardi per il Festival Taormina Arte nel luglio 1995.

Al debutto al Teatro Pergola di Firenze, il dispositivo scenico dello spettacolo conseguì rilevanti consensi critici sulle testate nazionali per “la scena deserta”, intuita da Bernardi per il regista Mattolini.

Dai disegni tecnici ai bozzetti, “la funzionalità scenografica è dettata da un patto drammaturgico”, cui rispondono i costumi di scena, le gamme tonali e la luce, modulati in indaco, grigio, bianco e nero, la lava, l’ardesia: i colori arcaici ed universali della Sicilia.

Artista rigoroso, per Bernardi lo scenografo non è solo inventore di spazi, ma artefice di forme e di colori, di superfici e di piani, di rilievi e profondità. Ulteriore conferma è offerta dall’assemblaggio polimaterico di fibre tessili e campionature.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > domenica 10.00 – 19.00
  • (ultimo ingresso 60 minuti prima della chiusura)

INFO

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