Fotografa femminista ed impegnata, Paola Mattioli vanta oltre cinquant’anni di attività con ritratti di personaggi famosi come quelli del poeta Giuseppe Ungaretti, di Bruno Munari, Milva e tanti altri ancora.
PAOLA MATTIOLI. Quattro stanze. Quattro storie
Costruita alla fine del Seicento dai marchesi Clerici di Milano, Villa Carlotta, affacciata sul lago di Como, racconta oltre trecento anni di grande collezionismo e ogni anno apre le porte di un affascinante giardino botanico a migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Villa Carlotta conserva e valorizza un patrimonio storico-artistico e botanico unico sul Lago di Como e lo offre come realtà da vivere per tutto il territorio.
Inoltre la Villa ospita mostre temporanee sempre di grande valore, come “Paola Mattioli, Quattro stanze. Quattro storie a Villa Carlotta”, dedicata ad una delle più importanti fotografe italiane e inaugurata il 18 giugno.
Nata nel 1948, Paola Mattioli vive e lavora a Milano dove ha studiato Filosofia e si è laureata con una tesi sul linguaggio fotografico.
Nel suo lavoro esplora ambiti teorici e politici che vanno dall’interrogazione sul vedere al linguaggio, alla differenza femminile, dal lavoro operaio ai sedimenti della storia.
Femminista e militante Paola Mattioli lo è da sempre, con quel tocco di sofisticata classe e profonda cultura che si convengono a una che ha studiato filosofia con Enzo Paci, è stata assistente di quel genio di Ugo Mulas.
Poco più che ventenne ha scattato le «foto definitive» all’anziano Giuseppe Ungaretti (una di queste è tuttora la copertina del Meridiano Mondadori dedicato al celebre poeta).
Mattioli ha finora inanellato mostre e premi in anni di lavoro sul femminile e sull’autorappresentazione ed è ancora una fotografa ricercata.
È stata scelta da Dior per la campagna Donna Inverno 2020-21 pubblicata da Vanity Fair.
Nella mostra in villa Carlotta l’artista mette in luce, attraverso 60 fotografie quattro temi chiave della sua carriera: Fiori per… (1971-2019), Mattioli/Mondino (1983-1993), Statuine (1985), Ritratti (1970-2020).