L’artista bresciano Francesco Vezzoli rende omaggio alla Vittoria Alata in un evento espositivo che mette in dialogo il contemporaneo con l’archeologia.
PALCOSCENICI ARCHEOLOGICI. Francesco Vezzoli
Dall’11 giugno l’area archeologica di Brescia si anima con una mostra d’arte contemporanea in un progetto curato da Francesco Vezzoli.
L’evento espositivo promosso da Fondazione Brescia Musei presenta opere realizzate specificamente per il luogo, opere site specific all’interno di una più ampia linea progettuale per coniugare il patrimonio storico e archeologico di Brescia con le voci più interessanti dell’arte contemporanea.
La mostra rientra nel programma delle celebrazioni per la restituzione alla città di Brescia della Vittoria Alata, la straordinaria scultura romana che è stata oggetto di un attento restauro durato due anni presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Ora l’opera ritorna e dispiega le proprie ali sino a toccare la contemporaneità.
Palcoscenici Archeologici è una mostra particolare che vede Francesco Vezzoli (Brescia, 1971), considerato tra gli autori italiani più conosciuti e apprezzati nel panorama internazionale, protagonista nella duplice veste di artista e curatore del progetto espositivo.
Artista eclettico, Viezzoli si trova a suo agio all’interno del parco archeologico dove è capace di far dialogare l’immaginario di oggi con raffinati rimandi storico artistici.
Vezzoli da sempre guarda, infatti all’arte antica, connettendo al passato e alle sue icone la sua ricerca artistica con diversi linguaggi, in un gioco di riferimenti e mescolanze tra alto e basso, tra cultura classica, solenne, eterna, e cultura pop, mediale, fugace meteora.
L’intervento di Francesco Vezzoli, come curatore si dispiega attraverso Brixia. Parco Archeologico di Brescia Romana, dove si trova la Vittoria Alata, poi Santuario Repubblicano fino al Teatro Romano.
Protagonista incontrastata della mostra è la Vittoria Alata, vera e propria musa ispiratrice del presente, del cui messaggio l’artista Vezzoli si fa tramite nei confronti del pubblico.
Palcoscenici archeologici continua poi nel complesso museale di Santa Giulia, con una mostra – curata da Filippo Bisagni – dove Vezzoli diventa protagonista collocando ai piedi della scalinata che conduce alla Vittoria Alata una sua opera recente, Nike metafisica.
Si tratta di una grande scultura in cemento che riprende la Nike di Samotracia sulla quale è posta una grande testa da manichino dechirichiano.
Le due vittorie alate, l’una antica, l’altra contemporanea, accoglieranno lo spettatore all’inizio di un percorso che accompagnerà i visitatori in un viaggio che va dal primo secolo dopo Cristo ai giorni nostri.
