Ipervisioni mostre virtuali degli Uffizi: un focus in due puntate sulla presenza della figura africana
On Being Present – vol. II e vol. I La figura africana nelle collezioni delle Gallerie degli Uffizi
FIRENZE – Gallerie degli Uffizi Piazzale degli Uffizi, 6
MOSTRA VIRTUALE ONLINE
Lo staff delle gallerie degli Uffizi ha elaborato e messo in rete una serie di mostre virtuali con lo scopo di stimolare la conoscenza del ricco patrimonio d’arte che è concentrato alle Gallerie degli Uffizi Firenze, compresi il Corridoio vasariano, Palazzo pitti e il giardino di Boboli.
La mostra On Being Present – vol. II. La figura africana nelle collezioni delle Gallerie degli Uffizi è la seconda parte di un più ampio progetto che si inserisce nell’ambito della rassegna Black History Month Florence 2021.
Black History Month Firenze/ BHMF è un centro culturale nero, che ospita la ricerca creativa collegata alla produzione culturale relativa a popoli e culture di origine africana, iniziato nel 2019 come progetto pop-up nomade. (www.blackhistorymonthflorence.com)
L’ipervisione On being present è un progetto ideato e curato da Justin Randolph Thompson in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi.
Lanciata nel 2020 l’iniziativa ruota intorno alle vicende e al contesto storico della presenza africana in una serie di dipinti disseminati sia nella galleria delle statue e delle pitture sia nella galleria Palatina.
Ispirato a una nutrita serie di studi, saggi accademici e mostre di recente allestimento, il progetto mira a recuperare la dignità della presenza nera nel cuore di una delle più rappresentative collezioni artistiche del Mondo.
Si potranno scoprire queste presenze in opere di Vittore Carpaccio, Albrecht Durer, Piero di Cosimo, Cristofano dell’Altissimo, Justus Suttermans, Anton Domenico Gabbiani, Benedetto Silva nel vol. I.
Nel vol. II sono analizzate opere di Bartolomeo Passerotti, Andrea Mantegna, ancora Albrecht Durer, Filippino Lippi, Baldassarre Franceschini detto il Volterrano, Artemisia Gentileschi, Filippo Napoletano, Jacopo Ligozzi e ancora Justus Suttermans.
La possibilità di ammirare poi le immagini ad alta risoluzione permette di cogliere particolari difficilmente visibili ad una vista superficiale delle opere e quindi cogliere il senso degli approfondimenti proposti nei testi che fanno capire la varietà e complessità della presenza di figure africane in molte opere d’arte presenti nelle collezioni degli Uffizi.
