Depero e la sua valle natia, la val di Non, in mostra nello storico palazzo assessorile di Cles.
Omaggio a DEPERO dalla sua valle
Una delle figure più interessanti del Futurismo italiano è stato certamente Fortunato DEPERO, nato a Fondo, nella Val di Non, nel 1892 e morto a Rovereto nel 1960.
L’esposizione, curata da Marcello Nebi e Maurizio Scudiero, racconta la storia e l’arte del grande artista attraverso rari documenti, cataloghi originali, manifesti delle mostre, manifesti pubblicitari, pubblicazioni d’epoca, libri d’artista e opere originali provenienti principalmente da collezioni trentine.
La mostra si sofferma in particolare sui legami tra Depero e la sua Valle natia seguendo due canali di approfondimento.
Il primo presenta i ricordi di Depero della sua terra legati all’infanzia.
Il secondo, invece, presenta l’attività multiforme di Depero tramite l’esposizione di opere originali e pubblicazioni d’epoca provenienti da collezioni presenti principalmente in Val di Non e in Trentino.
L’origine nonesa dell’artista ha alimentato un particolare interesse collezionistico in valle che si è sviluppato anche in forme estremamente peculiari, come nel caso della collezione prettamente bibliografica creata dal clesiano Ferruccio Mascotti.
Quest’ultimo, in oltre cinquant’anni di intensa attività collezionistica, ha raccolto centinaia di opere a stampa legate a Depero: dai documenti ai cataloghi originali, dai manifesti delle mostre ai manifesti pubblicitari, dalle cartoline ai libri d’artista.
Il percorso della mostra segue un profilo cronologico, affrontando le principali fasi della lunga esperienza artistica e creativa di Fortunato Depero.
L’insieme di queste fonti documentarie esposte in mostra dialoga direttamente con bozzetti, arazzi ed importanti opere pittoriche originali provenienti da collezioni pubbliche e private, permettendo così al visitatore di approfondire la figura di un artista poliedrico divenuto uno dei protagonisti dell’arte italiana della prima metà del Novecento.