Una grande retrospettiva rende omaggio a Bologna ad Oliviero Toscani, fotografo che scandalizzava con i suoi scatti provocatori e di grande impatto emotivo, diffusi in tutto il mondo con le campagne pubblicitarie di Benetton.
OLIVIERO TOSCANI. 80 anni da situazionista.
Palazzo Albergati di Bologna, presenta dall’8 aprile al 4 settembre 2022 la mostra Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista a cura di Nicolas Ballario.
Una mostra che ripercorre la carriera del grande fotografo, oltre 100 fotografie mettono in scena la potenza creativa e la carriera di Oliviero Toscani attraverso immagini più e meno note.
Nato a Milano nel 1940 è un figlio d’arte; infatti suo padre Fedele Toscani fu il primo fotoreporter del Corriere della Sera.
E la fotografia gli è entrata nel sangue fin da bambino diventando poi uno dei fotografi italiani più famosi a livello internazionale, in particolare, per gli scatti provocatori e di forte impatto emotivo, conosciuti come shockvertising, con cui ha accompagnato diverse campagne pubblicitarie soprattutto per il gruppo Benetton.
“80 Anni da situazionista”, titolo scelto per questa grande retrospettiva, vuole non solo celebrare la vocazione di Toscani, ma anche per gli 80 anni che il fotografo ha compiuto proprio poche settimane fa.
Toscani mediante la fotografia ha fatto discutere il mondo su temi come il razzismo, la pena di morte, l’AIDS, la guerra, il sesso, la violenza, l’anoressia e molto altro.
In mostra ci sono tutte le sue campagne più famose, quelle che hanno scosso l’opinione pubblica attraverso affissioni e pagine di giornali, ma anche un Toscani meno conosciuto, come quello dei primissimi anni.
Chi visita la mostra incontrerà il famoso manifesto Jesus Jeans ‘Chi mi ama mi segua’, Bacio tra prete e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007 e moltissime altre.
Sono inoltre in mostra le immagini realizzate per la moda (da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci) e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo.
Infine decine di ritratti che hanno “cambiato il mondo”, come Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e i più grandi protagonisti della cultura dagli anni ‘70 in poi.
La mostra chiude con una sala dedicata al progetto Razza Umana, con il quale Oliviero Toscani ha solcato centinaia di piazze in tutto il mondo per fotografare chiunque lo desiderasse, dando vita al più grande archivio fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell’umanità, con oltre 10.000 ritratti.