Olaf Heine: Rwandan Daughters

La mostra fa riferimento al genocidio in Ruanda del 1994, dove furono violentate circa 250.000 donne. La violenza sistematica contro le donne era un mezzo ricorrente nella guerra dominata dagli uomini in Ruanda

Olaf Heine: Rwandan Daughters

BERLINO – Museum Frieder Burda I Salon Berlin
Auguststraße 11-13 di Berlino
Fino al 22 febbraio 2020

 

Olaf Heine, Rwandan Daughters, Gloriose U. with her daughter Alice, Kigali, 2018, C-Print © Olaf Heine, 2019 Supported by Volkswagengroup Culture. Catalogue published by Hatje Cantz Berlin
Olaf Heine, Rwandan Daughters, Gloriose U. with her daughter Alice, Kigali, 2018, C-Print © Olaf Heine, 2019 Supported by Volkswagengroup Culture. Catalogue published by Hatje Cantz Berlin

 

Il Salon Berlin è il nuovo spazio per mostre e progetti del Museo Frieder Burda Strettamente collegato con il Museo di Baden-Baden, esso è anche un forum per l’arte contemporanea internazionale.

Inaugurato nell’autunno del 2016 si trova in uno dei quartieri d’arte più vivaci della capitale, e rappresenta il cambio generazionale nella gestione della collezione privata Frieder Burda.

Il programma culturale del Salone prevede anche l’organizzazione di mostre

con finalità di presentare la tensione dinamica che rappresenta oggi il lavoro di ricerca e le realizzazioni dell’arte contemporanea.

In tal modo, lo spazio del Salon non è solo uno spazio espositivo, ma funge anche da luogo di incontro e dialogo.

Olaf Heine (* 1968 ad Hannover) è un fotografo e regista tedesco.

Il suo lavoro si è specializzato principalmente in fotografie di ritratti rappresentati con immagini in bianco e nero.

Egli realizza inoltre anche video musicali, contenenti però riflessioni taglienti sulla società contemporanea.

Tra questi rientra il progetto “Rwandan Daughters” – realizzato tra il 2017 e il 2018 – progetto che celebra la forza delle donne del Ruanda.

La mostra fa riferimento al genocidio in Ruanda del 1994, dove furono violentate circa 250.000 donne.

La violenza sistematica contro le donne era un mezzo ricorrente nella guerra dominata dagli uomini in Ruanda.

Oggi, anche se le donne sono diventate più influenti nella società ruandese negli ultimi 25 anni, le vittime di stupro e i loro bambini sono ancora spesso emarginati.

 

ORARI

Da giovedì a sabato ore 12.00 – 18.00

da domenica a mercoledì chiuso

 

INFO

Tel: +49 (0) 30 240

E-Mail: salon@museum-frieder-burda.de

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