Nunzio Paci rende omaggio con le sue istallazioni contemporanee alla figura di Luigi Calori famoso medico e anatomista bolognese.
NUNZIO PACI Di memorie e di innesti – Nella Carne
In occasione di Art City Bologna, l’artista Nunzio Paci, artista nato a Bentivoglio nel 1977 e che ha sviluppato la sua ricerca artistica in pittura e disegno, si presenta con due mostre parallele: Di memorie e di innesti – Nella carne, presso L’università di Bologna e la mostra: Di memorie e di innesti – Nello Spirito, presso l’Oratorio di San Giuseppe a San Giorgio di Piano (BO).
La prima, aperta dal 14 maggio presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università, è la terza tappa del progetto “False Memorie” che l’artista ha dedicato alla figura di Luigi Calori, celebre medico e anatomista bolognese vissuto nell’Ottocento.
La mostra offrirà eccezionalmente ai visitatori, in occasione di Art City 2022, la possibilità di accedere alla collezione di oltre duemila crani umani di Luigi Calori.
Ispirandosi agli studi di teratologia di Calori, l’artista presenta un’installazione inedita e site-specific di opere appartenenti alla serie “X-Rays”, che si pone in dialogo con la collezione craniologica del Calori, custodita all’interno degli spazi del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna.
Con la serie X Rays, che comprende lastre radiografiche manualmente alterate e appartenute a persone a lui vicine, Paci si confronta con il proprio vissuto, disegnando un tracciato familiare e affettivo – un ritratto diffuso del suo territorio (geografico ed emozionale) – e arricchendo di sfumature inconsuete e intensità poetica quella che Luigi Calori definiva “la fabbrica del corpo umano”.
Mentre lo studioso Calori si prefiggeva di dare un quadro della scienza più completo che sia possibile, l’intento dell’artista è quello di fornire una versione “distorta” del dato scientifico attraverso un immaginario in cui la rappresentazione anatomica del corpo va a sovrapporsi con la sua “falsa” narrazione visiva, lasciando quindi nell’osservatore il dubbio che questi soggetti siano realmente esistiti.
La mostra, curata da Monica Zaghi, è promossa da Unione Reno Galliera, associazione di otto comuni della città metropolitana di Bologna, e realizzata nell’ambito di Art City Bologna in occasione di Artefiera 2022.