NOSTALGIA. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo

- DATA INIZIO: 25/04/2024

- DATA FINE: 01/09/2024

- LUOGO: GENOVA – Palazzo Ducale/Appartamento del Doge

- INDIRIZZO: Piazza Matteotti, 9

- TEL: +39 010 8171600

Una mostra prodotta e realizzata da Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro 2023

Palazzo Ducale/Appartamento del Doge di Genova ospita la mostra NOSTALGIA. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo

 

Palazzo Ducale/Appartamento del Doge di Genova ospita la mostra NOSTALGIA. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo
Installation view

 

Si è aperta al pubblico il 25 aprile, negli spazi dell’Appartamento del Doge e della Cappella Dogale di Palazzo Ducale a Genova, la mostra NOSTALGIA. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo, a cura di Matteo Fochessati in collaborazione con Anna Vyazemtseva.

Quando a Basilea nel 1688 lo studente Johannes Hofer si laureò in medicina con una tesi dedicata alle sofferenze fisiche e psicologiche riscontrate tra i soldati svizzeri, i domestici emigrati e gli studenti fuorisede, fu costretto a inventare, com’era d’uso all’epoca, un nuovo vocabolo: il termine da lui coniato derivò dall’unione di due parole di origine greca, nostos (ritorno) e algos (dolore o tristezza): Nostalgia, ovvero la «tristezza ingenerata dall’ardente brama di ritornare in patria».

Hofer sicuramente non poteva immaginare che quel termine sarebbe diventato uno dei più diffusi nel linguaggio comune di tutti e avrebbe accompagnato l’umanità negli anni a venire, diventando una delle principali sindromi della modernità.

La mostra, con oltre centoventi opere tra dipinti, sculture, arti decorative, grafica e volumi illustrati, presenta un percorso artistico che parte dal Rinascimento e approda ai giorni nostri, mettendo in luce le diverse espressioni della nostalgia, ricostruendone la storia, documentando archetipi e protagonisti di questo disturbo medico, che progressivamente si trasformò in un sentimento ambivalente e contraddittorio, individuale e collettivo.

Il percorso espositivo, articolato in undici sezioni tematiche, racconta le diverse interpretazioni della nostalgia attraverso il filtro della storia dell’arte: sia come trasposizione iconografica, sia come rimando ad alcune figure paradigmatiche – Ulisse, Enea, Demetra e Persefone, Dante, Foscolo, Byron, Leopardi, Piranesi e Mazzini – e, infine, come proposta di assonanza figurativa rispetto alla complessità polisemica di tale sentimento.

Una mostra che vanta una ricchezza e varietà di artisti presenti che fa capire la complessità e difficoltà di curatori e allestitori per trovare la corretta collocazione delle opere di : Giacomo Balla, Pompeo Batoni, Benedetto Bembo, Leonardo Bistolfi, Giovanni Boldini, Frank William Brangwyn, Armando Brasini, Anselmo Bucci, Michele Busiri Vici, Giacomo Antonio Caimi, Duilio Cambellotti, Gisberto Ceracchini, Galileo Chini, Primo Conti, Gino e Adolfo Coppedè, Giorgio De Chirico, Evelyn De Morgan, Fortunato Depero, Filippo De Pisis, Luigi De Servi, Albrecht Dűrer, Ferruccio Ferrazzi, Lucio Fontana, Raffaello Gambogi, Pietro Gaudenzi, Luca Giordano, Francesco Hayez, Florence Henri, Jean Auguste Dominique Ingres, Boris Iofan, Yves Klein, Anish Kapoor, Tammar Luxoro, Antonio Maraini, Pompeo Mariani, Arturo Martini, Domenico Morelli, Arturo Nathan, Adrian Paci, Renato Paresce, Alberto Pasini, Gregorio Prieto, RAM (Ruggero Alfredo Michahelles), Ruggero Savinio, George Segal, Ettore Spalletti, Giacomo Trècourt.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > venerdì 11.00 – 19.00
  • Sabato e domenica 10.00- 19.00
  • (ultimo ingresso 60 minuti prima della chiusura)

INFO

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