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Giuseppe Tassi

Australian Open: Tsitsipas batte Nadal al 5° set! Lo spagnolo eliminato

E come un novello Ercole si è conquistato la gloria attraverso la forza e la tenacia

Australian Open: Tsitsipas batte Nadal al 5° set! Lo spagnolo eliminato

 

JC, CC BY 2.0 , via Wikimedia Commons
JC, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons

 

Ho sempre sognato di battere Nadal o uno come lui.
E poiché il mio tennis da eterno apprendista non me lo consentirà mai, ho affidato il compito al greco Tsitsipas.
Lui é un marcantonio sopra il metro e novanta, ha fisico e capigliatura da bronzo di Riace e quando alza le braccia al cielo sembra un semidio scappato dall’Olimpo.
E come un novello Ercole si è conquistato la gloria attraverso la forza e la tenacia. Non dodici fatiche ma cinque come i set giocati contro Nadal, il fenomeno di Maiorca perennemente affamato di vittoria.
Non è facile giocare contro Rafa che ringhia su ogni palla come Cerbero, che sa sempre quale sia la giocata più adatta ad inguaiare l’avversario.
Uno che esulta e mostra il pugno ad ogni scambio vinto, che ti incenerisce con lo sguardo prima ancora che con la racchetta.
Trovarsi davanti uno così nei quarti degli Open d’Australia è un po’ come scagliarsi contro un mulino a vento, sperando di abbatterlo con la lancia.
Se poi ti trovi sotto di due set 6-3, 6-2 in un amen, devi solo pregare il cielo che la folgore spagnola non ti incenerisca.
Nel momento del più cupo sconforto l’Ercole greco ha fatto appello a tutte le sue risorse, trasformando una sconfitta annunciata in trionfo.
Ha cominciato a servire da semidio, ha velocizzato il suo gioco, è sceso a rete a prendersi la gloria, ha superato la sfida dei nervi con Nadal, vincendo al tie-break il terzo set.
È in quel momento che i 22 anni e la forza intatta di Tsitsipas sono diventati una miniera d’oro.
Nadal, che di anni ne ha 34, ha opposto tutto il meglio del suo repertorio, ha pescato risorse misteriose dal suo carattere indomabile.
Ma il greco, che aveva la tenacia dell’eroe e la furbizia di un novello Ulisse, ha cominciato a spedire Rafa in ogni angolo del campo logorando le certezze del maiorchino, costringendolo alle corde come un pugile a corto di fiato e di energie.
Bello e bravo il greco, ‘kalos kai agathos’ avrebbero detto i suoi avi.
Ed è una sensazione speciale godersi il trionfo di Tsitsipas che spinge il dito verso il cielo mentre l’ombra della sconfitta spegne l’occhio infuocato di Nadal.
Questa volta Rafa è al tappeto e il greco mi ha regalato la vittoria dei miei sogni.

Di Giuseppe Tassi

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