Narda Zapata affronta il tema del rapporto di partecipazione e delle interferenze costruttive tra modelli culturali diversi, lontani tra loro ma comunque interconnessi.
NARDA ZAPATA. Misterios – Mostra Narda Zapata Kyro

PIETRASANTA (Lucca) – Kyro Art Gallery Via P.E. Barsanti, 29
Dal 11/02 al20/03/2023
Kyro Art Gallery è stata fondata nel 2018 da Antimo Pascale e Luigi Ciurlia, attivi nel mondo dell’arte contemporanea e attenti all’opera di artisti emergenti, italiani e stranieri, oltre a nomi consolidati nel panorama internazionale.
La galleria con sede a Pietrasanta ospita mostre personali e collettive distillate ogni anno e concentrate attorno a una scuderia di nomi selezionati.
Dall’11 febbraio la galleria presenta una importante mostra personale di Narda Zapata dal titolo Misterios, a cura di Antonello Tolve.
Narda Zapata (La Paz, 1981) si è laureata in arti plastiche all’Universidad Mayor de San Andrés con un master in storia dell’arte contemporanea all’Universidad Metropolitana de Caracas.
Nel 2008 è stata assistente di Jannis Kounellis per un progetto all’ex stazione ferroviaria di La Paz.
Il suo lavoro nasce da una riflessione sul corpo, inteso come luogo d’esplorazione, di sperimentazione, di provocazione, d’origine del linguaggio.
Accanto al corpo importante è una visione interculturale che coincide con una molteplicità linguistica e che la porta a usare pittura, video, sound, performance, scultura, intervento nello spazio pubblico, installazione.
Per la sua prima mostra in galleria Narda Zapata propone un progetto interamente orientato sul rapporto di partecipazione e sulle interferenze costruttive tra modelli culturali diversi, lontani tra loro ma comunque interconnessi.
Al centro della mostra l’artista pone attenzione sul rituale andino della ch’alla che si concentra su una forma di profonda relazione tra il Jache (la persona) e la Pachamama (la madre Terra).
Di origini rurali e preispaniche il culto della ch’alla è principalmente quello di ringraziare la terra con dei doni, con delle mesas dulces (mense votive) che contengono al loro interno tutta una serie di elementi – lana bianca o tinteggiata di giallo verde rosso viola, misterios (tavolette di zucchero con rappresentazioni cariche di simboli), wira k’oa (pianta medicinale sacra che cresce sull’Altipiano), un sullu (feto di lama), foglia d’oro, cereali e noci, frutta, pezzetti di palo santo e incenso, alcune foglie di coca, stelle filanti, petali di fiori, alcol, miele – disposti secondo un ordine ben preciso.
Vengono presentate per l’occasione:
- una serie di sculture del 2022 e del 2023,
- tre pregiati omaggi a Morandi (2022),
- tre arazzi
- una nutrita costellazione di misterios (tra questi Sentado sin tiempo, Post tenebras lux, Los ritos del amor, Copacabana, La espera, Cada tiempo, Santiago), tutti realizzati appositamente per questa sua personale e inseriti in teche che creano veri e propri dispositivi,
- una grande installazione – Apacheta (anche questa è del 2023 ed è pensata per l’ambiente della galleria) – dove l’artista non solo smonta radicalmente la mesa e la riqualifica facendola esplodere nello spazio espositivo, ma traccia anche il contorno montagnoso della Waraco Apacheta, sito noto come La Cumbre(sulla strada per la zona subtropicale degli Yungas) che è tra i luoghi privilegiati dove andare a bruciare e poi sotterrare le ceneri per chiedere buona salute, una casa, amore o prosperità alla Pachamama.