NAMIBIA Arte di una giovane generazione nella Collezione Würth

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Un buon numero di artisti e una varietà̀ di tecniche che attraversa le generazioni, riflettono la ricca e prolifica scena artistica della Namibia di oggi.

NAMIBIA Arte di una giovane generazione nella Collezione Würth

 

 

CAPENA (ROMA)- Art Forum Würth Viale della Buona Fortuna, 2

Dal 24/10/2022 al 14/10/2023

Dopo essere stata presentata nel 2016 al Museo Würth di Künzelsau, la mostra “NAMIBIA. Arte di una giovane generazione nella Collezione Würth” fa tappa all’Art Forum Würth Capena.

La mostra presenta oltre 80 opere di 33 artisti contemporanei che vivono e lavorano in Namibia, delineando una scena artistica fertile e creativa, espressione di una nazione nascente, profondamente segnata dall’indipendenza raggiunta solo nel 1990.

Il sottotitolo della mostra, Arte di una giovane generazione, non fa riferimento esclusivamente alla generazione di artisti nati poco prima dell’indipendenza che condividono una affiliazione storica, sociale e politica, ma comprende anche artisti attivi già̀ prima del 1990.

Anche artisti, quindi, che hanno vissuto sotto l’occupazione sudafricana e l’apartheid e che ora sono liberi di esplorare i profondi cambiamenti in atto grazie alla ricerca di nuove tematiche e modalità̀ espressive.

La nuova generazione riunisce quindi tutti gli artisti contemporanei, giovani e meno giovani, che assieme contribuiscono ad instaurare un nuovo status quo, ricorrendo alle tematiche dell’identità̀ culturale e personale, ma anche della coscienza sociale.

Una collettiva con molti artisti in mostra: Elago Akwaake, Lukas Amakali, Petrus Amuthenu, Barbara Böhlke, Margaret Courtney-Clarke, Linda Esbach, Gisela Farrel, Elvis Garoeb, Beate Hamalwa, Martha Haufiku, Ilovu Homateni, Saima Iita, John Kalunda, Lok Kandjengo, Filemon Kapolo, Isabel Katjavivi, Paul Kiddo, David Linus, Nicky Marais, Othilia Mungoba, Alpheus Mvula, Peter Mwahalukange, Frans Nambinga, François de Necker, Saara Nekomba, Urte R. Remmert, Fillipus Sheehama, Findano Shikonda, Papa Ndasuunje Shikongeni, Ismael Shivute, Elia Shiwoohamba, Tity Kalala Tshilumba, Salinde Willem.

Nell’immaginario collettivo, la Namibia è il paese desertico per antonomasia: il suo nome deriva dal Namib, il deserto che occupa l’intera fascia costiera, ritenuto il più antico al mondo.

La Namibia raccontata in mostra è, però, un deserto in fermento: una scena artistica ricca, prolifica, fertile e creativa profondamente segnata dal suo passato recente.

Le tracce più antiche della sua storia sono rappresentate dalla presenza di arte rupestre di epoca paleolitica: oltre 2500 dipinti e graffiti, straordinarie testimonianze che, ancora oggi, con le loro “ripetizioni ritmiche” di linee, forme e colori, ispirano gli artisti contemporanei.

In mostra sono rappresentate diverse tecniche (disegno, pittura, fotografia) ma anche forme espressive più tradizionali come il quilting, l’arte della trapunta, o più attuali come il riciclo.

Particolare interesse è riservato alle tecniche di riproduzione come l’incisione su linoleum e su cartone oltre alla presenza di opere tridimensionali in pietra, ferro, legno e cera.

Una varietà̀ di tecniche che attraversa le generazioni, riflettendo la ricca e prolifica scena artistica della Namibia di oggi.

DATA INIZIO: 24/10/2022

DATA FINE: 14/10/2023

LUOGO: CAPENA (ROMA)- Art Forum Würth

INDIRIZZO: Viale della Buona Fortuna, 2

TEL: +39 06/90103800

ORARI DI APERTURA

  • lunedì > venerdì: 10.00 – 17.00
  • apertura straordinaria ogni primo venerdì del mese (festivi esclusi) 10.00 – 20.00
  • sabato e domenica aperto solo in occasione di eventi e laboratori creativi
  • festivi chiusi
  • ingresso gratuito solo su prenotazione

INFO

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