Music on the Wall: quando la street art si fa copertina
Music on the wall. Street art e copertine di vinili in dialogo in un viaggio tra arte visiva e musica, simboli di memoria collettiva
Rosso20sette Arte Contemporanea inaugura la mostra collettiva Music on the Wall, a cura di Edoardo Marcenaro, che riunisce 45 opere di 14 artisti internazionali. Tra questi Amanda Arrou-Tea (Spagna), Shepard Fairey (USA), Alex Senna (Brasile), Dina Saadi (Siria) e Laika (Italia). Questa mostra esplora il dialogo tra street art e musica, dando vita a opere che trasformano le pareti della galleria in copertine di dischi immaginari.
Un tributo all’arte di strada e alla cultura musicale
L’idea alla base di Music on the Wall è quella di fondere due mondi che da sempre s’influenzano: la street art e la musica. Edoardo Marcenaro, ispirandosi alla celebre copertina disegnata da Keith Haring per il singolo Without You di David Bowie (1983), ha invitato artisti affermati e emergenti della scena internazionale della street art a creare opere che fossero vere e proprie copertine di vinili, poster o immagini promozionali per ipotetici album musicali.
Ogni artista ha risposto in modo diverso a questa proposta, esplorando il proprio rapporto con la musica e lasciandosi ispirare dai ricordi e dalle emozioni legate a canzoni, album o generi musicali specifici. Alcune opere nascono come denuncia sociale, altre si rifanno alle passioni personali degli artisti per band iconiche o movimenti musicali.
Street art, memoria collettiva e identità culturale
Il curatore Edoardo Marcenaro evidenzia come i 14 artisti presenti nella mostra, pur provenendo da background culturali e professionali diversi, condividano il legame tra musica e street art. Una relazione che Shepard Fairey (Obey) descrive come capace di “provocare il pensiero, ispirare il cambiamento e creare un senso di appartenenza”. Tuttavia, questa riflessione si accompagna alla domanda: esiste ancora oggi questo senso di appartenenza che un tempo si manifestava con l’uscita di un nuovo album, vissuta come un evento collettivo?
Come osserva Marcenaro, il panorama musicale è cambiato drasticamente negli ultimi decenni. Oggi, con la musica in streaming e le app, si è persa quella dimensione tangibile che caratterizzava l’ascolto di un disco. L’attesa per l’uscita di un nuovo album, il rito di ascoltarlo in compagnia, l’importanza della copertina come parte integrante dell’opera musicale. Anche il nuovo album dei Cure, Songs of a Lost World, uscito nel novembre 2024 dopo sedici anni di silenzio, riflette questa nostalgia. In Alone, il brano di apertura, Robert Smith canta “This is the end of every song we sing alone”, sottolineando l’isolamento dell’ascolto moderno.
Music on the Wall. Street art e musica come mezzi espressivi e sociali
La mostra Music on the Wall non è solo una celebrazione della creatività e della nostalgia, ma anche un invito a riflettere sul potere della street art e della musica di comunicare messaggi sociali e culturali. Alcune opere si concentrano su tematiche politiche e sociali, affrontando questioni come l’emarginazione, la libertà di espressione e l’identità, elementi centrali sia nella street art che nella musica.
Miles Davis una volta disse: “Music is a painting you can hear, a painting is music that you can see”. Questa citazione sembra incarnare l’essenza di Music on the Wall, dove l’arte visiva e quella sonora si fondono per creare un’esperienza multisensoriale. L’invito ai visitatori è dunque quello di riscoprire, tra le opere esposte, il legame profondo tra due forme d’arte che da sempre amplificano la voce della cultura urbana e collettiva.
La mostra Music on the Wall è un’opportunità unica per esplorare come la musica e la street art possano confluire in opere che raccontano storie di generi musicali, icone culturali e ideali artistici. Un viaggio attraverso forme, colori e suoni, che lascia al pubblico non solo la possibilità di godere di opere visive, ma anche di riflettere sul ruolo che musica e arte hanno nella costruzione di memorie collettive e identità.
Una fusione tra arte visiva e musica che invitano a riflettere sul potere della street art e della musica, mezzi capaci di comunicare messaggi sociali e culturali.
Music on the Wall è una mostra che invita a riconsiderare il valore dell’arte come espressione culturale condivisa.
Un dialogo tra passato e presente che trova nella street art e nella musica il proprio linguaggio universale.