L’incontro di vetro e luce, artigiani e artisti offre a Piazza San Marco una mostra eccezionale

Al Porticato delle Procuratorie Vecchie di Venezia la mostra MURANO illumina il mondo, a cura del comitato The Venice Glass Week

Per chi visiterà Venezia e Piazza San Marco dal 24 novembre 2023 al 29 febbraio 2024 Il porticato delle Procuratie Vecchie si presenta come straordinaria galleria d’arte da godere quando l’oscurità del giorno fa accendere le luci.

Una “galleria” aperta ventiquattro ore al giorno ma da godere pienamente quando le opere d’arte si accendono.

Murano illumina il mondo, questo è il nome del progetto del comitato organizzatore di The Venice Glass Week, Festival internazionale che Venezia propone dal 2017 per promuovere e valorizzare l’arte del vetro e il vetro nell’arte, e per far conoscere, al contempo, le potenzialità della millenaria tradizione del vetro muranese.

Ma cosa offre al visitatore Murano illumina il mondo?

Il comitato ha interessato Rosa Barovier Mentasti, la più prestigiosa conoscitrice del vetro veneziano di oggi, assieme a Chiara Squarcina, che dirige l’area Attività Museali della Fondazione MUVE/ Musei civici di Venezia a studiare e organizzare un evento speciale per la settimana internazionale del vetro.

Le due esperte hanno selezionato ed invitato dodici artisti internazionali a partecipare ad un progetto finalizzato a dare visibilità a Murano come luogo in cui l’artigianato diventa stimolo di nuove idee e Murano centro internazionale di sperimentazione e collaborazione in cui il confine tra capacità artigianale ed espressione artistica diventa labile e a favore dell’arte.

Il risultato sono dodici lampadari, vere opere d’arte di vetro e di luce, frutto della collaborazione tra artisti di fama internazionale e fornaci muranesi, che saranno accesi ogni sera nel lungo porticato delle Procuratorie vecchie.

 Sono capolavori, realizzati appositamente per l’occasione, che  si uniscono all’illuminazione pubblica esistente per trasformare Piazza San Marco in una vera e propria opera d’arte pubblica, unica nel suo genere.

Gli artisti sono : Philip Baldwin e Monica Guggisberg, Marcantonio Brandolini d’Adda, Federica Marangoni, Michael Craig-Martin, Ritsue Mishima, Cornelia Parker, Maria Grazia Rosin, Silvano Rubino, Lino Tagliapietra, Giorgio Vigna, Pae White a cui si aggiungono gli alunni della Scuola  “Abate Zanetti” di Murano.

Questi i titoli delle opere con l’indicazione delle fornaci che hanno lavorato fianco a fianco con gli artisti, seguiti in tutti i rapporti di produzione da Giordana Naccari:

• Ricami di Luce, Ritsue Mishima, master Andrea Zilio, fornace Anfora
• NEXTSTOPSATURN, Lino Tagliapietra, master e fornace Lino Tagliapietra
• Rezzonico spoglio, Michael Craig-Martin, master Simone Cenedese, fornace Simone CenedeseMurano
• Il Redentore, Philip Baldwin & Monica Guggisberg, fornace Barovier&Toso
• AZ, ISS Abate Zanetti & Eros Raffael, master Eros Raffael, fornace ISS Abate Zanetti
• Morbida Macchina Silicea, Maria Grazia Rosin, master Davide Donà, fornace Componenti Donà
• Segmenti d’infinito, Silvano Rubino, master Gianni Seguso, fornace Seguso Gianni Murano con Effetre Murano
• Sunset in your pocket, Pae White, master Simone Cenedese, fornace Simone Cenedese Murano
• Nature di Luce, Marcantonio Brandolini d’Adda, master Roberto Beltrami, fornace Wave Murano Glass
• Siphonophera, Giorgio Vigna, fornace Barovier&Toso
• Scomposizione di un volo – Tema naturalistico dedicato a Venezia, Federica Marangoni, master Simone Cenedese, fornace Simone Cenedese Murano
• The Arnolfini Portrait (Once Removed), 2023 – Glass Chandelier, lit from one side, Cornelia Parker, fornace Salviati con Nicola Moretti

Non ci saranno biglietti né numeratore per indicare, alla fine, quanti sono i fruitori di questa mostra speciale, ma certamente il suo numero sarà straordinario.