Una mostra dedicata al fenomeno di democratizzazione dell’arte attraverso la produzione di multipli di opere di artisti famosi.

MULTIPLES 1965-1992

La galleria Marian Goodman di New York ha deciso di offrire al suo pubblico e ai collezionisti l’opportunità di vedere e acquistare in sala di osservazione/Viewing Room una selezione di storici “multipli” anche di grandi artisti prodotti da Multiples dagli anni Sessanta ai primi anni Novanta del secolo scorso.

L’idea del “multiplo”, un’opera d’arte prodotta in edizione limitata, era molto nell’aria all’epoca.

A New York c’erano già diversi editori di multipli, ma nessuno spazio per mostrarli.

Lo scopo della Galleria dei Multipli, aperta nel 1965, era non solo quello di far conoscere queste opere, ma anche di esporle, venderle e distribuirle.

La procedura del multiplo ha aperto nuovi circuiti di vendita: oggetti a prezzi accessibili hanno portato l’arte contemporanea alla portata di un pubblico più ampio.

Nuovi materiali e tecniche di produzione hanno sostituito i metodi più tradizionali di pittura e fusione in bronzo.

Numerosi multipli sotto forma di scatole possono essere facilmente conservati sugli scaffali.

Durante la sua esistenza, Multiples, Inc. ha pubblicato oltre 80 oggetti e oltre 800 stampe in collaborazione con più di 90 artisti.

In particolare, ha commissionato opere ad artisti associati alla Op Art e alla Pop Art e ha anche lavorato con artisti come Sol LeWitt, Dennis Oppenheim e Robert Smithson, Jan Dibbets, Dan Graham, Bruce Nauman e Edward Ruscha, solo per citarne alcuni.

La pionieristica casa editrice d’arte ha stabilito la traiettoria intellettuale e artistica di quella che è diventata la Marian Goodman Gallery.

Come ha spiegato Marian Goodman, l’ethos di Multiples, Inc. era “molto vicino all’idea socialista che se l’arte fosse accessibile e disponibile per tutti – e il prezzo non fosse un oggetto – allora gli artisti avrebbero un vasto pubblico”.