Never The Same, Twice
Mostra “Never The Same Twice” a Cernobbio fino al 15 settembre 2024, esplora l’interazione tra arte e ambiente.
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Sophia Belkin, Malin Bülow, Mariana Palma, Anne-Cécile Surga, Alicia Viebrock
Cernobbio (como) – Galleria Piero Atchugarry
Via Cavallotti 7-9
Never the same twice
22.06 – 15.09.2024
(Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari di apertura, di ultimo ingresso e condizioni di accesso in relazione alle vigenti normative sanitarie e di sicurezza)
Nel 2014, all’età di 27 anni, Piero Atchugarry apre la sua prima galleria spinto da una chiara visione artistica e dal desiderio di favorire un dialogo tra la terra delle sue origini, l’Uruguay, e la scena artistica globale. Sin dalla sua apertura nel 2014, la galleria si è dedicata a formare una vivace comunità artistica arricchita dalla diversità culturale e dal dialogo interculturale. Rappresenta artisti contemporanei affermati con un approccio istituzionale provenienti dall’Uruguay e dall’America Latina (Brasile, Cuba, Messico, Venezuela), così come da tutti gli altri continenti (Danimarca, Italia, Germania, Giappone, Marocco, Sud Africa, Svizzera).
Fino al 15 settembre 2024, la galleria ospita “Never The Same Twice”, una mostra che riunisce le opere di cinque artisti: Anne-Cecile Surga (Francia, 1987), formatasi alla Fondazione Pablo Atchugarry in Uruguay, si esprime attraverso la scultura in marmo e ha partecipato alla Biennale di Venezia 2022 nel Padiglione di San Marino. Malin Bülow (Svezia, 1979) si esprime alla convergenza tra installazione, scultura e performance art. Sophia Belkin (Russia, 1990) si esprime attraverso una combinazione di pittura a colori, fotografia, intelligenza artificiale generativa e ricamo per considerare i temi del cambiamento ecologico, della crescita e della mutazione. Mariana Palma (Brasile, 1979) è un’artista che realizza dipinti, acquerelli e fotografie in cui i colori e le immagini della natura vengono esplorati in vari formati e soluzioni tecniche. Alicia Viebrock (Germania, 1986) applica colori intensi alla tela con potenti pennellate in modo gestuale ed espressivo.
Dialogo tra arte e ambiente
Sebbene il loro linguaggio visivo differisca in modo significativo, questi artisti condividono un’etica comune sfidandoci a ripensare i nostri presupposti sulla natura dei materiali, l’interazione tra elementi organici e costruiti, e la spontaneità e la libertà dell’espressione artistica. Questi cinque artisti sono chiamati a creare un dialogo potente che esplora la malleabilità delle forme e l’intersezione di elementi naturali e artificiali. Le loro opere utilizzano una lente di astrazione invitando gli spettatori a riflettere sulle relazioni intricate e sfaccettate che condividiamo con il nostro ambiente. Attraverso diversi mezzi e approcci – dalle complesse tecniche tessili e di ricamo all’arte senza tempo di intagliare la pietra naturale – questi artisti offrono una profonda esplorazione dell’esperienza umana.