MONICA CAROCCI – Nuvole alte

Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari e condizioni d’ingresso nel sito

- DATA FINE: 05/06/2021

- LUOGO: ROMA – Francesca Antonini Arte

- INDIRIZZO: Via Capo le Case, 4

- TEL: 06.6791387  

Gli incredibili mondi nelle fotografie a infrarossi trattate da Monica Carocci.

MONICA CAROCCI – Nuvole alte

 

Monica Carocci, Nuvole alte, 2021
Monica Carocci, Nuvole alte, 2021

 

Fondata da Angelica Savinio nel 1964 con il nome de Il Segno, la galleria ha avviato un importante percorso di collaborazione con alcuni dei maggiori artisti internazionali – tra cui Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Alberto Burri, Lucio Fontana, Alberto Giacometti e Fausto Melotti – che l’ha portata a essere protagonista del panorama italiano dei decenni successivi.

Nel 2014, in concomitanza con il cinquantesimo anniversario della fondazione, la galleria ha cambiato il proprio nome in Francesca Antonini Arte Contemporanea, marcando l’avvio di un nuovo percorso espositivo e il rinnovamento del proprio ambito di ricerca.

Dal 15 aprile doveva aprirsi la mostra di Monica Carocci che comunque rimane aperta fino al 5 giugno salvo proroghe.

Monica Carocci è nata a Roma nel 1966 e oggi vive e lavora a Torino.

Dalla presentazione di Cristina Perrella scopriamo che i primi lavori di Monica Carocci erano immagini di bambole Barbie fotografate con la tecnica che sarebbe diventata un suo tratto distintivo: scatto in bianco e nero, poi interventi a più riprese in camera oscura, durante le fasi di sviluppo e stampa, fino ad alterare completamente sia l’immagine di partenza che il supporto.

A questo seguiva poi un nuovo scatto della foto manipolata, infine stampa in grandi dimensioni.

Era un trattamento lungo tanto manuale che fotografico, che prevede bruciature con acidi, aggiunte, abrasioni, cancellature, ingrandimenti, alla cui conclusione le immagini emergevano come visioni: evanescenti, indefinite, misteriose, macchie di luce ritagliate su uno sfondo buio.

Sfocati, sovraesposti, solarizzati, i soggetti ripresi sono trasfigurati, irriconoscibili anche quando familiari, e però presenti, di una presenza forte, profonda, come quella dei ricordi che non sempre aderiscono alla realtà ma piuttosto ne creano una propria, diversa ma non meno vera.

Si è allontanata da questa tecnica a seguito di un viaggio in Africa dove comincia a usare la fotografia a infrarossi.

La fotografia a infrarossi è uno sguardo nel mondo invisibile.

L’occhio umano può vedere lunghezze d’onda nello spettro dal viola al rosso, oltre non percepisce.

La macchina invece vede molto più in là, vede radiazioni che fanno l’acqua e il cielo quasi neri e le foglie degli alberi chiare, che penetrano leggermente sotto l’epidermide, dando ai volti un effetto particolarmente etereo e irreale.

Le cicatrici terribili che Monica fotografa a Fort Portal non hanno perciò la crudezza del reportage ma si trasformano, sono disegni sulla pelle, che da scurissima diventa chiara.

Ora fino al 5 giugno una selezione di suoi lavori sono esposti alla galleria di francesca Antonini a Roma.

 

ORARI DI APERTURA

  • dal martedì al venerdì ore 12.00 – 19.00
  • sabato ore 10.30 – 13.30
  • Nel rispetto delle norme anticovid19.
  • ***Controllare nel sito o contattare la galleria per conferma di orari e modalità di apertura al pubblico prima di programmare la visita.

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