Una mostra che esplora come l’artista italiano Amedeo Modigliani ha creato le sue iconiche pitture e sculture.

Modigliani Up Close

FILADELFIA (USA) – Fondazione Barnes 2025 Benjamin Franklin Parkway Philadelphia, PA 19130

Fino al 29/01/2023

Il collezionista d’arte di Filadelfia Albert C. Barnes (1872–1951) fondò la Barnes Foundation nel 1922 per insegnare a persone di ogni estrazione sociale come guardare l’arte.

Nel corso di tre decenni, fino alla sua morte, egli ha raccolto alcuni dei più importanti dipinti impressionisti, post-impressionisti e moderni del mondo, tra cui opere di Renoir, Cézanne, Matisse e Picasso.

Li ha mostrati insieme a maschere africane, gioielli dei nativi americani, antichità greche e oggetti decorativi in metallo.

Le mostre temporanee nella prestigiosa sede della Fondazione a Filadelfia, esposizioni sempre di rilevante livello storico artistico, concorrono a mantenere viva la mission educativa voluta dal suo fondatore.

Fino al 29 gennaio 2023 la Fondazione presenta la mostra Modigliani Up Close, che non è solo un’esposizione di opere dell’artista italiano ma anche un articolato programma di eventi ed incontri, collegati alla mostra, che esplorano metodi di lavoro e materiali di uno dei più importanti artisti del Novecento.

Infatti, basandosi sulla ricerca iniziata nel 2017, con un’importante retrospettiva alla Tate Modern, questo progetto focalizzato esamina da vicino come Amedeo Modigliani (Livorno 1884 – Saint-Etienne 1920) ha creato le sue opere nel corso di una vita purtroppo breve.

Studi e approfondimenti di specialisti in tutta Europa e nelle Americhe hanno permesso al gruppo di curatori e conservatori che hanno lavorato alla realizzazione dell’esposizione di presentare un’indagine dettagliata sullo stile unico dell’artista, gettando nuova luce sulla sua pratica, in una mostra che riunisce pezzi importanti provenienti da collezioni museali.

Hanno lavorato al progetto Nancy Ireson e Barbara Buckley della Barnes, la consulente curatrice Simonetta Fraquelli e la conservatrice Annette King della Tate di Londra.