Volterra celebra i cento anni dalla nascita del suo concittadino, lo scultore Mino Trafeli.
Mino Trafeli: gli Studi, la Grafica, la Scultura
Il Comitato per la fruizione pubblica delle opere di Mino Trafeli , scultore volterrano (1922-2018), si affianca al comune di Volterra nelle celebrazioni del centenario della nascita dell’artista più rappresentativo e famoso della città toscana.
La mostra Mino Trafeli: gli Studi, la Grafica, la Scultura in programma presso il Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena, inaugurata a luglio 2022, si svolge infatti in contemporanea con la mostra Mino Trafeli. La scultura impossibile 2018-1980, aperta nello storico Palazzo dei Priori di Volterra.
A Palazzo dei Priori vengono presentate le sculture realizzate negli ultimi trent’anni all’interno del padiglione Ramazzini dell’ex manicomio di Volterra, che l’artista aveva adibito a proprio studio, arrivando agli ultimi disegni di scultura e passando per opere dedicate al mito di Ulisse e opere video.
Al Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena vengono, invece, esposte le fotografie realizzate di Fabio Fiaschi degli studi dell’artista dove incontrava Trafeli e parlava con lui di arte, immaginando il lavoro a venire e vedendo modificare quello in progress.
Oltre alle fotografie viene proposta anche una serie di 26 opere grafiche tra disegni, litografie e acqueforti realizzate dall’artista tra 1963 e 1980 assieme a 12 sculture di piccole dimensioni, che vanno da bronzi a alabastri a sculture agibili o impossibili o strumenti musicali.
Questi lavori danno l’idea dell’apertura linguistica dell’opera di Trafeli a ogni tipo di sperimentazione, sia sulla sua stessa poetica sia sulla storia dell’arte, che l’artista volterrano del resto andava continuamente ripensando, come dimostrano in mostra i suoi omaggi grafici dedicati a Duchamp, Brancusi, Braque, Klimt, Michelangelo.
Ne esce un profilo di Mino Trafeli scultore animato nel suo lavoro da uno spirito irriverente, ironico, mai fisso e sempre in cambiamento, come dimostrano le modificazioni continue di opere, le loro distruzioni, le loro combinazioni e riutilizzazioni sempre differenti, la pratica della decostruzione di immagini plastiche e video.
Questa mostra è sostenuta da Fondazione CR Volterra.