La ricerca di Michele Lombardelli si muove su più media, nella pittura come segno, nella fotografia come testo, nel libro come indagine e nel suono come materia di esplorazione.
MICHELE LOMBARDELLI. Untitled
Il Museo arte Gallarate (noto anche con l’acronimo di MA*GA), era nato nel 1966 come Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate.
MA*GA è gestito dal 2009 dalla Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella che vede come soci fondatori il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Gallarate.
Dal 27 febbraio il MA*GA ospita una mostra personale dell’artista Michele Lombardelli.
Nato a Cremona nel 1968 è un artista eclettico, musicista, collezionista e editore.
La sua ricerca visiva è mossa da un atteggiamento analitico che indaga l’irrisolto e l’indefinito seguendo le idee di Samuel Beckett.
Al MA*GA l’artista propone una serie di dipinti recenti, fondati su rigorose variazioni cromatiche e geometriche che non escludono l’imprevisto e, al contempo, riformulano l’idea di astrazione, dissolvendo qualsiasi connessione referenziale con la rappresentabilità del reale.
Cuore della rassegna, curata da Vittoria Broggini, è la sezione dedicata alla produzione fotografica, alle serigrafie e alla manipolazione elettroacustica ed estetica del suono.
L’opera di Lombardelli, estremamente libera nelle scelte dei mezzi espressivi (dipinto, fotografia, disegno, serigrafia, suono) e dei supporti (tela/tavola, carta, moquette, ceramica, vinile), è caratterizzata da una vocazione ambientale e da una qualità espansiva in cui scorre una costante e sottile tensione tra equilibrio e precarietà, disordine e controllo.
Tutti questi elementi entrano poi in una dialettica ancor più serrata quando l’artista performa il suono.