MICHAL ROVNER. Alert

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- DATA INIZIO: 31/10/2022

- DATA FINE: 29/01/2023

- LUOGO: TORINO – Fondazione Merz

- INDIRIZZO: Via Limone 24

- TEL: +39 011 19719437

L’artista israeliana Michal Rovner ci invita a riflettere sul dramma delle migrazioni ponendoci di fronte alla visione della fragilità umana.

MICHAL ROVNER. Alert

 

 

TORINO – Fondazione Merz Via Limone 24

Dal 31/10/2022 al 29/01/2023

La Fondazione, intitolata a Mario Merz, uno dei maestri indiscussi dell’Arte Povera italiana, nasce come centro d’arte contemporanea nel 2005, con l’intento di ospitare mostre, eventi, attività educative e portare avanti la ricerca e l’approfondimento dell’arte.

La Fondazione alterna mostre dedicate a Mario e Marisa Merz come momenti di riflessione e studio a dei grandi progetti site-specific di artisti nazionali e internazionali invitati a confrontarsi con lo spazio di via Limone e con il suo contenuto, senza tralasciare la ricerca sulle nuove generazioni per cui sono regolarmente organizzati eventi espositivi.

Dal 31 ottobre 2022 è presente negli spazi della Fondazione Michal Rovner (1957) artista israeliana contemporanea che si esprime attraverso i video, la fotografia e il cinema, che presenta Alert.

Con Alert l’artista trasforma lo spazio della Fondazione in un portale verso un’altra dimensione, creando un’esperienza immersiva sia all’interno che all’esterno con un’installazione site-specific.

I lavori risuonano in una dimensione non familiare, evocando un senso di paura e di allerta, facendo riemergere energie primitive e la notte insita in noi.

In reazione alla situazione di crisi dei rifugiati, Rovner ha trascorso notti tra i campi bui, in attesa di un incontro con gli sciacalli, gli altri, gli sconosciuti.

Ed è accaduto che una notte una femmina di sciacallo si è lasciata osservare:

mi ha guardato. Ha guardato a destra e a sinistra; era molto attenta. E poi è scappata via. Poi è tornata e si è allontanata, è tornata e si è allontanata. Quando ho messo le mani sulla telecamera, è scappata completamente e poi, quando mi sono seduta in silenzio, è tornata di nuovo. E poi si è sdraiata”.

Rovner costruisce uno spazio non palpabile, arricchito dalla potente eredità iconografica, poiché lo sciacallo è anche Anubi, il canis aureus, il dio mitologico che accompagna le anime nella vita oltre la morte, il guardiano tra la vita e la morte.

L’artista riflette sulla possibilità di uno scambio profondo con ciò che siamo portati a temere e ad allontanare.

Il lavoro di Michal Rovner pone domande, interroga se stesso, il visitatore e lo spazio, e accoglie opere e persone in un meta-spazio privo di dettagli identificativi e quindi assoluto.

La continua narrazione della fragilità umana è presente in tutte le sue opere, che portano con loro gli enigmi dell’umanità di fronte a continui e drammatici cambiamenti.

Il lavoro dell’artista ci richiede di riflettere sulla crisi del dislocamento, sulla massa di umanità in movimento che sta attraversando il mondo intero che, secondo l’organizzazione delle Nazioni Unite per i rifugiati/UNHCR quest’anno ha superato la soglia dei 100 milioni di persone, un’esperienza dove il confine tra l’esistenza e la sparizione è fragile e impreciso.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì>domenica 11.00 – 19.00

INFO

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