Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg. Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay

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- DATA INIZIO: 24/11/2022

- DATA FINE: 16/04/2023

- LUOGO: PIACENZA - XNL Piacenza/ Centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica

- INDIRIZZO: via Santa Franca 36

- TEL: +39 0523 323534

Due artiste contemporanee sono chiamate a riflettere, con loro opere, su Sonia Delaunay, l’artista che anticipò dal primo novecento il legame tra arte e artigianato, tra arte e moda.

Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg. Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay

 

 

PIACENZA – XNL Piacenza/ Centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica via Santa Franca 36

Dal 24/11/2022 al 16/04/2023

XNL Piacenza/ Centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica è il centro dedicato allo sviluppo dei nuovi linguaggi della contemporaneità di proprietà della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Inaugurato nel 2020 e dopo un lungo stop dovuto alla pandemia, XNL ha ripreso nel 2022 la propria attività offrendosi al pubblico come luogo in cui arte, cinema, teatro e musica trovino la propria collocazione all’interno del medesimo edificio.

Dal 22 novembre 2022 le gallerie del Centro dedicate all’arte contemporanea presentano la mostra Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg. Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay, artiste invitate a riflettere liberamente sulla figura dell’artista russo-francese Sonia Delaunay, nata a Odessa (Ucraina) nel 1885 e morta a Parigi nel 1979.

Artista capace di applicare il progetto di rifondazione futurista del mondo, Sonia Delaunay (1885-1979) ha coltivato una peculiare attitudine verso lo sconfinamento della pittura astratta oltre la cornice del quadro lavorando sulla dinamica dei colori e la loro interazione per costruire un personalissimo vocabolario espressivo spesso identificato con il concetto di simultaneità.

Nel 1913 Sonia fa di un abito il suo manifesto poiché affida alla presentazione del suo primo “vestito simultaneo”, costruito attraverso una combinazione di colori e forme, il messaggio di una modernità anti-moderna, androgina, né maschile né femminile, dinamica e fluida, che vive il corpo come laboratorio di ricerca estetica e sociale.

La mostra al centro XNL muove dall’invito rivolto a due artiste contemporanee, Meris Angioletti (Bergamo, 1977) e Ulla von Brandenburg (Karlsruhe 1974) che oggi vivono e lavorano a Parigi, a riflettere sulla figura di Sonia Delaunay e in modo particolare sull’avventura dell’Atelier Simultané, attivo dal 1923 al 1934, un’estensione della casa-studio a Parigi in Boulevard Malesherbes dove Sonia Delaunay viveva col marito Robert.

L’Atelier fu un luogo di attrazione dell’ampia rete di relazioni intessute negli anni dalla coppia con poeti, musicisti, artisti tra i più̀ significativi della loro generazione, uno spazio di creazione e attività̀ molteplici, in cui l’artista aveva messo a punto quella natura unitaria e simultanea delle arti cercata attraverso un’analisi sistematica dei rapporti tra colore e forma.

Angioletti e von Brandenburg riflettono quindi su questo episodio storico ancora oggi di grande attualità come esempio di ricerca sulla natura identitaria del tessuto, sulle diverse traduzioni della pittura pura in immagine in movimento, in voce e spazio e sull’idea stessa di arte come campo aperto in cui il corpo agisce e agendo conosce.

Sul vestito lei ha un corpo, nel titolo scelto per la mostra richiama dunque l’attenzione sui temi del progetto: il tessuto e il corpo, la poesia e la voce, la parola e il gesto, il tempo e lo spazio.

Due modi diversi di interpretare il tema proposto vengono presentati a Piacenza.

Meris Angioletti concentra la sua pratica sulla relazione tra linguaggio e corpo.

Poesia, letteratura, psicologia, trattati di fisica e matematica così come tarocchi e rituali sono alla base di una ricerca sul visibile e invisibile, sul frammento e l’intero, tra consapevolezza e inconsapevolezza delle cose.

Ulla von Brandenburg è invece un esempio peculiare di ricerca sulle relazioni tra il tessuto e il corpo.

Il corpo è vissuto come un materiale che crea spazio, che trasforma lo spazio e che induce a comportamenti “altri” e che spesso, nelle sue opere, accoglie come un sipario di proiezioni cinematografiche legate a performance e messe in scena dirette dall’artista stessa.

ORARI DI APERTURA

  • Venerdì>domenica 10.30-19.30
  • Su prenotazione per scuole e gruppi
  • Ingresso gratuito

INFO

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