Maurizio Pellegrin, come un moderno Marco Polo, cataloga e raccoglie oggetti ritrovati durante i suoi viaggi in tutto il mondo e poi organizza e li trasforma assemblati in opere d’arte.
MAURIZIO PELLEGRIN. The Red, The Black and the Other
La galleria Michela Rizzo ha allestito dai primi giorni di giugno una ampia mostra retrospettiva dell’artista veneziano Maurizio Pellegrin.
Maurizio Pellegrin è nato a Venezia nel 1956.
Vive e lavora tra New York e Venezia dove ha studiato all’Accademia di Belle Arti e ha conseguito un Master in Storia dell’Arte all’Università Ca’ Foscari.
In seguito ha studiato Sociologia alla New School University, e Filosofia orientale alla New York University, New York.
Artista con grande esperienza internazionale, Pellegrin è stato il rettore della National Academy School presso il National Academy Museum and School di New York, dove è stato anche il curatore della galleria.
È stato direttore del Venice Program Master of Art alla New York University e ha insegnato Fenomenologia delle Arti e Advanced Studio al Teachers College, Columbia University.
Inoltre, ha insegnato Design moderno e architettura alla Rhode Island School of Design.
Ha esposto in prestigiosi musei e istituzioni in tutto il mondo.
Attualmente è direttore esecutivo e fondatore della New York School of the Arts e dell’Hub Cultural Center di New York.
Maurizio Pellegrin compone meticolosamente le sue opere fatte di abiti, strumenti musicali, fili e stoffe, fotografie in bianco e nero e altri oggetti, secondo il suo intricato e personalissimo sistema di organizzazione.
Il suo lavoro è basato su iconografie ed energie, ma anche su un’attenta indagine culturale, geografica e sociale, unite alla sua passione e conoscenza delle civiltà antiche.
Anche la numerologia, scienza che studia i numeri e la loro influenza sulla vita umana, svolge un ruolo centrale nella ricerca dell’artista, che attribuisce un numero a ciascun oggetto presente nell’installazione che rappresenta un’ipotesi quantitativa dell’energia contenuta nello stesso.
Pellegrin sceglie e dispone le sue serie di oggetti in modo da trascendere l’idea della semplice ripetizione: oggetti e materiali sviluppano una nuova gerarchia in cui le loro precedenti funzioni vengono drasticamente cambiate, stabilendo un nuovo mondo di relazioni, significati e funzioni dialettiche.
Alla galleria di Michela Rizzo sono esposte alcune opere nuove, ma soprattutto opere storiche già esposte in importanti istituzioni, come ad esempio Transito e Scorrimento (una grande installazione a parete esposta a Ca’ Pesaro nel 2005, in occasione del progetto Isole, che ha visto esposte le opere di Maurizio Pellegrin create specificatamente per tutti i musei veneziani
Sulla base di un accordo tra le due gallerie veneziane, opere di Maurizio Pellegrin sono in mostra fino al 24 luglio anche presso la Galleria Marignana Arte (Venezia Dorsoduro 141 – www.marignanaarte.it)
