Figlio d’arte l’artista americano-venezuelano Matt Mullican esplora la realtà mettendo in relazione la capacità di vederla e la capacità di rappresentarla.
Matt Mullican: Centered
Fondata a Milano nel 1987, la galleria Massimo De Carlo ha svolto un ruolo fondamentale nel portare le voci più interessanti dell’arte internazionale sulla scena italiana e gli artisti italiani nell’arena globale.
La galleria rappresenta giovani emergenti e artisti affermati tra cui Alighiero Boetti, Rudolf Stingel, Maurizio Cattelan , Yan Pei-Ming .
Dal 25 maggio 2021 la Galleria propone una mostra personale dell’artista americano-venezuelano Matt Mullican.
Egli è un figlio d’arte nato a santa Monica in California nel 1951 dall’artista venezuelana Luchita Hurtado e dall’artista americano Lee Mullican.
Formatosi al California Institute of the Arts , dove si è diplomato nel 1974,
Matt è diventato famoso come membro del movimento artistico della “Pictures Generation” insieme ad artisti come
- Troy Brauntuch,
- Jack Goldstein,
- David Salle,
- James Welling,
- Sherrie Levine,
- Cindy Sherman,
- Louise Lawler,
- Richard Prince e
- Robert Longo.
Questi artisti furono Influenzati dall’arte del minimalismo e del concettualismo, lavorando principalmente nei campi della fotografia, del cinema e della performance.
Essi esploravano il modo in cui le immagini modellano le percezioni che noi abbiamo, di noi stessi e del mondo.
Il movimento prevalentemente femminile può essere inteso come una reazione contro il machismo dell’Espressionismo astratto e come una risposta alle speranze deluse di cambiamento politico e sociale della generazione post-1968.
Non interessato a queste tensioni femministe Matt Mullican ha sviluppato la sua ricerca artistica occupandosi di sistemi di conoscenza, significato, linguaggio.
L’artista lavora anche con la relazione tra percezione e realtà, tra la capacità di vedere qualcosa e la capacità di rappresentarla.