Una mostra monografica dedicata a Mario Mafai, artista romano che considerava l’arte un fatto etico prima che estetico
Mario Mafai. Opere dalla Raccolta Alberto Della Ragione
Il Museo Novecento si trova in pieno centro a Firenze, in Piazza Santa Maria Novella, sul lato opposto rispetto alla Basilica, nel complesso dell’antico Spedale delle Leopoldine.
Oltre alla collezione permanente, le mostre temporanee arricchiscono l’attività del Museo con approfondimenti, collettive e mostre dossier.
L’accesso alle mostre avviene dal Piano Terra.
Dall’11 luglio è aperta una mostra dedicata ad un maestro del primo Novecento Mario Mafai (Roma 1902-1956).
La mostra offre una selezione di opere provenienti della collezione permanente del museo che racconta i decenni centrali della carriera del pittore romano a cavallo del secondo conflitto mondiale.
Sottolineando il legame con Roma, la sua città natale,la mostra evidenzia la ricorrenza di alcuni soggetti a lui cari, il sodalizio con altri artisti e l’impegno politico e sociale in anni così difficili per l’Italia e l’Europa sotto la dittatura nazifascista.
Assieme a pittori come Renato Guttuso, Renato Birolli, Scipione e Corrado Cagli, Mafai rappresenta una delle punte di diamante della Raccolta Alberto Della Ragione.
Le venti opere presenti nella collezione testimoniano l’intensa relazione di stima e amicizia che legò l’artista a Della Ragione e sono segno dell’interesse di quest’ultimo, collezionista illuminato, per un’arte attenta alla vita ma alleata delle emozioni, vicina all’esistenza reale ma anche al sogno.
Tra le opere in mostra il magnifico Autoritratto degli anni Venti, un dipinto della serie Demolizioni – immagini delle mutazioni urbanistiche subite da Roma per soddisfare le visione del nuovo corso di politica culturale sotto il regime .
Non mancano due opere della serie Fiori secchi, tema caro a Mafai che gli costò il soprannome “Mario dei fiori” e un gruppo di vedute romane venate di un romanticismo aspro e malinconico.