L’approccio alla pittura di Morganti come forma di archiviazione è una modalità di operare che non si limita alla tela ma rappresenta un progetto di portata concettuale più ampio
Galleria de Foscherari di Bologna ospita la mostra MARIA MORGANTI – Generare l’archivio, aperta fino al 28 settembre
Fino al 28 settembre 2024 è possibile visitare presso Galleria de Foscherari di Bologna Generare l’archivio, mostra personale di Maria Morganti a cura di Enrico Camprini.
Maria Morganti è nata a Milano nel 1965 e si è formata tra Milano e New York, dove ha studiato presso la New York Studio School e la New York University.
Dal 1992 vive e lavora a Venezia, con periodici soggiorni sull’isola di Pellestrina.
Attraverso una selezione di lavori pittorici, installativi e documentari – alcuni realizzati per l’occasione – Generare l’archivio intende sottolineare una serie di elementi salienti della ricerca di Morganti e del concetto di archivio da lei elaborato, dove le opere nella loro singolarità coabitano uno spazio ideale in cui tutto è interconnesso e interdipendente.
La vocazione archivistica dell’artista, concretizzata nell’atto del dipingere, diviene il comune denominatore che regola il suo mondo, il suo linguaggio, il suo modo di vivere: quadro come archivio, archivio come opera.
Il progetto costituisce un primo tentativo di dare corpo in senso teorico ed espositivo al tema dell’archivio, snodo pratico e concettuale di fondamentale importanza nella ricerca dell’artista.
Da oltre due decenni la pittura di Morganti si configura nei termini di una prassi quotidiana, ripetuta ma mai monotona, che cristallizza all’interno del quadro, attraverso la forza del colore, lo scorrere del tempo al di fuori di esso.
Una pratica pittorica che rivela un’attitudine esplicitamente processuale, in cui ogni gesto, segno e passaggio cromatico assume la funzione di testimoniare una corrispondenza intima fra artista e opera, stabilire una consuetudine spaziotemporale, esplorarne le infinite variazioni.
Condensare, sedimentare, raccogliere, sono parole chiave di un approccio alla pittura come forma di archiviazione: modalità di operare che non si limita al perimetro della tela ma che, negli ultimi anni, si è tradotta in un progetto di portata concettuale più vasta.
Istituito ufficialmente nel 2023 con la fondazione del comitato d’archivio, l’Archivio Maria Morganti raccoglie la totalità del lavoro dell’artista, del suo contesto, delle connessioni da esso scaturite e rappresenta il culmine di un processo svolto in prima persona negli ultimi quindici anni e tuttora in corso.