Il fotografo italiano Marco Anelli documenta il processo di costruzione del museo nella sua interezza, dalle sue prime fasi concettuali nel 2014 alla sua attuale espansione
Magazzino Italian Art di New York ospita la mostra fotografica MARCO ANELLI: Building Magazzino 2014-2024, fino al 28 ottobre
Situato a New York, Magazzino Italian Art/MIA è un centro di ricerca e sede di una collezione permanente ed espositiva per mostre temporanee dedicato all’’arte italiana del dopoguerra e contemporanea negli Stati Uniti.
Inaugurato nel 2017 per iniziativa dei coniugi Nancy Olnick e Giorgio Spanu è una istituzione senza scopo di lucro che conserva e valorizza la loro collezione d’arte.
Il Magazzino funge da sostenitore degli artisti italiani in quanto celebra la gamma delle loro pratiche creative dall’Arte Povera ad oggi.
Dopo le tre mostre dedicate ad artisti italiani del secondo Novecento, Schifano, Scarpa e Spalletti, nel 2023 ora Magazzino Italian Art presenta Marco Anelli: Building Magazzino 2014–2024, una mostra che espone fotografie scattate nel corso dell’ultimo decennio dal fotografo italiano residente a New York.
Commissionate da MIA, le fotografie di Anelli raccontano la trasformazione del museo da una visione concettuale di un centro per l’arte italiana del dopoguerra alla sua forma attuale: un campus con due edifici, una rinomata collezione permanente, attese mostre temporanee e il primo e unico centro di ricerca del suo genere negli Stati Uniti.
Curata da Paola Mura in stretta collaborazione con Anelli, la mostra sarà esposta nel nuovo Robert Olnick Pavilion di Magazzino e presenterà circa 50 eccezionali immagini di grandi dimensioni che catturano la concezione e la costruzione del museo, tra cui immagini dei suoi edifici in corso e ritratti delle decine di operai edili e artigiani che insieme li hanno costruiti.
Le fotografie ripercorrono in particolare la storia dell’edificio principale di Magazzino (precedentemente utilizzato come impianto di pastorizzazione del latte prima di essere ristrutturato per ospitare dal 2017 la collezione permanente di opere di Arte Povera del museo) e continuano fino a oggi con la recente costruzione del padiglione indipendente Robert Olnick, dedicato a mostre temporanee e a fornire spazio di programmazione.