Marcel Broodthaers l’artista che ha lavorato sugli effetti della pubblicità e dei mass media sul linguaggio e sulla comunicazione visiva.
Marcel Broodthaers Industrial Poems, Open Letters
WIELS è il principale centro per l’arte contemporanea nel cuore della capitale d’Europa.
È uno spazio per idee innovative ed esperienze creative.
WIELS vuole arricchire il dibattito, fornire nuove prospettive e stimolare i sensi con un programma audace.
Dal 10 settembre il Centro ospita la mostra Marcel Broodthaers Industrial Poems, Open Letters.
Nelle sue poesie, il linguaggio suggestivo e liberamente associativo di Marcel Broodthaers (1924-1976) contrasta nettamente con il linguaggio distorto del marketing o con i dati concreti della comunicazione elettronica introdotti in quel momento.
I messaggi ripetitivi in linguaggio standardizzato sono messi in discussione in questi multipli, che ha anche intitolato “Poesie industriali”.
Prendendo gli aspetti popolari dei segnali stradali di plastica, ha composto poesie visive enigmatiche con segnali, immagini, lettere, parole o punteggiatura, eludendo il significato diretto e universale.
Realizzati industrialmente con la tecnica degli stampi sottovuoto, i contorni morbidi dei caratteri e delle grafiche rendono palpabile il linguaggio stampato, parole e pittogrammi plasmati in contenitori per idee.
L’arista definisce queste opere come “trattare l’immagine come parola e la parola come immagine”, una critica all’uso utilitaristico dell’arte concettuale come informazione del linguaggio, privilegiandone invece la dimensione poetica.
La mostra riunisce circa 120 targhe, 70 disegni e documenti, con prototipi e una selezione di 14 ‘Lettere Aperte’.