Una mostra fotografica di Luisa Lambri dove le immagini si traducono in riflessioni sulle linee, che stabiliscono l’orizzonte, definiscono gli spazi architettonici, ci collegano al mondo.
LUISA LAMBRI. LINES/LINEE
Dal 29 maggio la Thomas Dane Gallery di Napoli ospita una mostra di Luisa Lambri.
Nata a Como nel 1969 Luisa Lambri è un’artista che si esprime con la fotografia e il cinema, con attenzione particolare all’architettura e alle possibilità di tradurre le immagini in astrazioni.
Lambri si concentra soprattutto sulla fotografia e il suo lavoro ruota attorno a soggetti legati alla condizione umana e al suo rapporto con lo spazio.
Lo sguardo dei suoi scatti spazia sui temi della rappresentazione, dell’architettura e della sua presenza nello spazio, della storia della fotografia astratta, del modernismo, del femminismo e della memoria del singolo e collettiva.
Ogni nuovo luogo, che accoglie una sua installazione, presenta qualità uniche con le quali l’artista interagisce, rendendo ogni progetto un’opera site-specific.
Per la sua prima mostra alla galleria di Napoli l’artista ha scelto di focalizzare la sua macchina fotografica su come le linee creano uno spazio sia vissuto che astratto in un nuovo corpo di lavoro fotografico.
Le opere considerano due particolari momenti storici a Napoli e dintorni:
- gli affreschi all’interno delle strutture architettoniche delle vicine rovine di Pompei del I secolo d.C.
- gli elementi costruiti dal leggendario designer italiano Gio Ponti per gli interni del Royal Continental Hotel di Napoli e il Parco dei Principi a Sorrento.
A Pompei Lambri ha rivolto la sua attenzione alle pareti interne della Casa degli Amanti, della Stanza di Leda e l’Atrio di Narciso e della Casa di Giulia Felice. Mentre i loro affreschi interni sono decisamente figurativi.
L’artista è rimasta paradossalmente affascinata dai modi in cui gli artigiani pompeiani hanno utilizzato elementi di design lineare per definire e valorizzare i ritratti di mecenati e miti allegorici che adornano queste pareti.
Le fotografie risultanti prendono le linee decorative degli artigiani pompeiani per diventare una geometria astratta di rovine.
Al Royal Continental Hotel di Napoli, completato nel 1953 Lambri si sofferma sulla radica degli armadi a muro disegnati da Giò Ponti cogliendo il contrasto tra le linee pulite e austere del mobile e il lussureggiante motivo barocco creato naturalmente dalla venatura del legno per creare esuberanti astrazioni ambrate.
Nell’ Hotel Parco dei Principi di Sorrento, costruito nel 1961, Lambri si concentra invece su una finestra stile oblò in blocchi di vetro.
Nell’immagine di Lambri la finestra fluttua misteriosamente in un campo nero e gioca con il rapporto spaziale tra interno ed esterno, offrendoci un portale in un altro mondo.
Prodotte appositamente per le eleganti sale ottocentesche della Thomas Dane Gallery, queste opere saranno esposte insieme alle nuove indagini fotografiche di Lambri sulla linea nell’opera dell’artista concettuale polacco Edward Krasinski (1925-2004) e dell’artista californiano di Light and Space Doug Wheeler.
