Artista che aveva raggiunto una ragguardevole fama fino al 1965, quando abbandonò l’arte per i suoi studi personali.Dopo anni di oblio ora Luigi Pericle viene riscoperto e valorizzato.
Luigi Pericle: A Rediscovery
La Estorick Collection of Modern Italian Art è stata aperta a Londra nel 1998.
La Collezione, ospitata in una storica residenza georgiana, è conosciuta a livello internazionale per il suo nucleo di opere futuriste, nonché per l’arte figurativa e la scultura dal 1890 agli anni ’50.
Il programma della collezione continua ad affrontare artisti e movimenti che possono offrire sempre nuovi strumenti per arricchire la conoscenza e la comprensione dell’arte e della cultura italiana.
Dal 14 settembre la Collezione propone la mostra Luigi Pericle: A Rediscovery.
Nato a Basilea, ma di origine italiana, Luigi Pericle (1916 – 2001) ha partecipato a un capitolo importante dell’arte del secondo Novecento, esprimendosi attraverso un personale astrattismo informale e tecniche di lavorazione particolari.
Le opere di Pericle – caratterizzate da pennellate ampie e calligrafiche – lo affermano come un protagonista fondamentale dell’astrazione del dopoguerra, ma nel 1965, al culmine del suo successo, si ritira improvvisamente dal mondo dell’arte.
Per il resto della sua carriera Pericle si dedicò ai suoi studi filosofici e alla creazione di opere d’arte luminose e complesse in cui le forze cosmiche e gli stati psichici trascendentali furono esplorati attraverso un repertorio personalissimo di forme geometriche e simboli mistici e totemici.
Caduto nell’oblio per diversi decenni, il suo lavoro è stato riscoperto nel 2016 con l’acquisto dell’ex residenza dell’artista, che si è rivelata un immenso scrigno di dipinti e opere grafiche.
Il processo di restauro, catalogazione e ricerca di questa vasta opera è in corso, ed è curato dall’Archivio Luigi Pericle di Ascona, con il quale è stata organizzata questa importante retrospettiva.