Il progetto espositivo al MASI racconta la fascinazione di Ghirri per il viaggio, sia reale che immaginario
Il MASI Lugano ospita la mostra fotografica LUIGI GHIRRI. Viaggi – Fotografie 1970-1991, aperta fino al 26 gennaio 2025
Il MASI, Museo d’Arte della Svizzera Italiana di Lugano presenta presso la sede LAC in Piazza Bernardino Luini la mostra LUIGI GHIRRI. Viaggi – Fotografie 1970-1991 a cura di James Lingwood con il coordinamento del progetto di Ludovica Introini.
A poco più di trent’anni dalla sua prematura scomparsa, il MASI Lugano dedica una importante mostra al fotografo italiano Luigi Ghirri (Scandiano- Reggio Emilia, 1943 – Reggio Emilia, 1992).
Figura pionieristica e influente pensatore della fotografia e del suo ruolo nella cultura moderna, negli anni Settanta e Ottanta Ghirri ha creato un corpus di opere senza eguali nell’Europa del suo tempo; una riflessione giocosa, poetica e profonda sul mezzo fotografico.
L’atmosfera della provincia emiliana, il clima del dopoguerra, la ripresa economica e il fermento culturale degli anni ’60, sono elementi forti che accompagnano lo sviluppo della personalità di Luigi Ghirri, sensibile ai mutamenti, estremamente curiosa e motivata dal desiderio di conoscenza.
L’esperienza quotidiana e il legame indissolubile con i luoghi e le situazioni narrate da registi come Fellini, Antonioni o Zavattini, si arricchiscono così grazie alla volontà di approfondire e ampliare la propria visione del mondo, al fine di compiere soprattutto con l’immaginazione un grande viaggio.
Il progetto espositivo al MASI racconta appunto la fascinazione di Ghirri per il viaggio – sia reale che immaginario.
Attraverso un’accurata selezione di circa 140 fotografie a colori, per lo più stampe vintage degli anni Settanta e Ottanta provenienti principalmente dagli Eredi di Luigi Ghirri e dalla collezione del Centro Studi Archivio della Comunicazione/ CSAC di Parma, la mostra offre al pubblico l’occasione di scoprire non solo gli scatti più noti, ma anche quelli meno conosciuti.