Luciano Ventrone: La vittoria della pittura con de Conciliis, Guccione e Guttuso

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- DATA INIZIO: 03/02/2022

- DATA FINE: 05/03/2022

- LUOGO: ROMA – Musei di San Salvatore in Lauro

- INDIRIZZO: piazza San Salvatore in Lauro, 15

- TEL: +39 06 6865493

Le opere iperrealiste di Ventrone a confronto con le nature morte di Guttuso e de Conciliis e con l’azzurro del mare di Guccione.

Luciano Ventrone: La vittoria della pittura con de Conciliis, Guccione e Guttuso

 

 

Presso i Musei di San salvatore in Lauro è stata inaugurata il 3 febbraio 2022 la mostra “Luciano Ventrone: La vittoria della pittura con de Conciliis, Guccione e Guttuso”, curata da Victoria Noel-Johnson con l’organizzazione della casa editrice d’arte Il Cigno GG Edizioni.

Artista definito dal critico Federico Zeri “il Caravaggio del XX secolo”, Luciano Veltrone era nato a Roma nel 1942 ed è morto nel 2021 per un tragico incidente.

La sua pittura nel corso di sessant’anni di attività ha attraversato diversi linguaggi, dalle sperimentazioni geometriche alla pittura informale e all’arte programmata, fino a giungere allo stile che lo ha reso celebre, ovvero il “realismo-astrattismo” che lo ha portato a osservare e a dipingere la Natura in maniera iperrealistica.

La mostra di Roma, terza di un percorso di valorizzazione dell’artista avviata da Il Cigno GG Edizioni, presenta la produzione tipica di Ventrone: cesti di fiori, canestri di frutta, uva e foglie di vite, mele, cachi, limoni, arance, mandarini, ciliege, fragole, zucche, funghi, frutta secca, ma anche singoli melograni o angurie a pezzi: un tripudio di colori nelle venti “nature morte” in mostra.

Su questi temi la curatrice propone un confronto con Renato Guttuso ed Ettore de Conciliis, evidenziando come: La nitidezza quasi fotografica e l’apparente “naturalezza” della composizione mascherano superficialmente il virtuosismo e l’intelligenza di Ventrone, rigorosamente in gioco al di sotto e oltre la tela.

Bagnate da un’intensa fonte di luce artificiale, le raffigurazioni dell’artista producono ciò che il critico d’arte Edward lucie-Smith ha descritto in maniera calzante come una “intensa esperienza della realtà [che] proietta lo spettatore non solo in una diversa dimensione di esperienza fisica, ma in un mondo diverso di sentire.

In sostanza, le nature morte di Ventrone sono oggetti per la contemplazione, e offrono il tipo di passaggio verso gli stati contemplativi che prima erano solo di pertinenza dell’arte religiosa”.

Il confronto con Piero Guccione. Si sviluppa attorno al tema del mare: agitato, quasi fotografico, quello di Ventrone, calmo, metafisico nel suo “azzurro assoluto”, in Guccione.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > sabato 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00

INFO

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